Da settembre a Garlasco diventerà realtà una delle novità più attese in campo sanitario: gli infermieri di famiglia. Una figura che affiancherà i medici di base, garantendo assistenza mirata alle esigenze quotidiane dei cittadini e capace di coordinarsi con gli altri professionisti della salute presenti sul territorio.
È un tassello fondamentale – sottolinea il sindaco Simone Molinari – per rafforzare il welfare di comunità e avvicinare i servizi alle persone.
Gli infermieri di famiglia, infatti, non si limiteranno a fornire prestazioni sanitarie, ma avranno anche il compito di facilitare l’accesso all’assistenza, accompagnare i pazienti nei percorsi di cura e diventare un punto di riferimento stabile per famiglie, anziani e persone fragili. Un servizio che, nelle intenzioni dell’amministrazione e di Asst Pavia, mira a consolidare l’organizzazione sul territorio e a ridurre le distanze tra cittadini e ospedale. In attesa che venga completata la nuova Casa di Comunità, il Comune ha scelto di muoversi subito, mettendo a disposizione alcuni locali in piazza Unità d’Italia. Gli spazi, presi in affitto da un privato per un periodo di otto mesi, ospiteranno non solo gli infermieri di famiglia, ma anche uffici e sportelli Asst: un presidio temporaneo ma concreto, dove sarà possibile svolgere attività amministrative, programmare visite domiciliari e ricevere informazioni. Il progetto rappresenta un primo passo verso una sanità più capillare, con l’obiettivo di costruire un sistema più omogeneo e accessibile, dove la cura non si esaurisca nei reparti ospedalieri, ma accompagni le persone nella quotidianità.
Davide Zardo