Case di riposo: la resistenza di Vigevano, Tromello, Borgo e Parona

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De Rodolfi di Vigevano, San Martino di Tromello, Villa Mafalda Borgo San Siro, Casa per l’anziano di Parona: sono le rsa che hanno retto l’onda d’urto dell’epidemia senza un contagiato all’interno della struttura. Una “trincea” che ha respinto l’assalto grazie a tre strategie:

  • chiusura precoce degli accessi e delle visite
  • segnalazione di ogni sintomo sospetto negli operatori (gli unici che inavvertitamente avrebbero potuto introdurre il coronavirus)
  • rifornimenti adeguati di Dpi

Importante è stata anche la decisione di non riaprire le case di riposo quando la Regione ha dato indicazione di farlo, oltre a una dose di buona sorte.

(a cura di Giuseppe Del Signore, Davide Zardo)

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Parona – Casa per l’anziano

Parona - Casa per l'anziano
Parona – Casa per l’anziano

Alla Casa per l’Anziano di Parona i risultati dei tamponi appena fatti per gli ospiti non sono ancora disponibili, ma la direzione è fiduciosa. «L’Ats ha dato l’approvazione solo venerdì e lunedì abbiamo proceduto – commenta il direttore amministrativo dell’Azienda Speciale Parona, Angelo Pietrolino – Per il personale non sono previsti tamponi, ma i test sierologici su base volontaria. In tre mesi abbiamo avuto solo il decesso di un paziente oncologico, molto meno di un anno fa, quando il numero delle morti nello stesso periodo era stato di tre o quattro. Dal 23 febbraio abbiamo chiuso gli ingressi a tutti, senza eccezioni, e abbiamo continuato a farlo anche quando la Regione ha cambiato idea. Stiamo progettando di scaglionare gli ingressi dei visitatori a partire da giugno, ma bisogna prima vedere come va il contagio in questo periodo».

Dz

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