Coronavirus Lomellina e Vigevano avanti piano

I contagi rallentano a Vigevano e Mortara, restano stabili a Gambolò e Cassolnovo, accelerano a Garlasco e Cilavegna. Nell’ultima settimana la città ducale e la Lomellina hanno visto un incremento contenuto delle infezioni da Sars-CoV-2, tanto che Robbio e Dorno non registrano un caso da oltre 14 giorni e Gravellona, Lomello, Ferrera, Parona da oltre 28, pari a due cicli di incubazione del coronavirus, intervallo di tempo fissato dall’Oms per dichiarare debellata l’epidemia in una determinata area.

INERZIA A parte questi municipi, nei principali centri del territorio la curva epidemiologica non è ancora arrivata a zero. A Vigevano lo scarto negli ultimi sette giorni è stato dell’1.3% contro il +3.2% e +3.3% delle due settimane precedenti, a Mortara è +3.0% a fronte di +5.0% e +3.9%, a Gambolò si resta stazionari, +3.3% equiparabile al +3.4% pregresso e superiore al +2.3% di inizio mese, così come a Gropello, +1.6%, mentre a Garlasco e Cilavegna c’è una minima accelerazione, rispettivamente da +0.9% a +1.8% (ma quattordici giorni prima era +5.7%) e da nessun nuovo caso a +0.8% (anche qui in precedenza +4.3%). La tendenza è paragonabile a quella provinciale, in Provincia l’ultima settimana ha segnato +1.3%, i due intervalli precedenti +1.2% e +2.5%, mentre nel capoluogo si è passati da +2.5% a +0.7%, per risalire a +1.1%. In generale prosegue la frenata dell’epidemia, con una circolazione del virus che permane anche se sembra circoscritta.

QUI LOMBARDIA A livello lombardo si rileva il 75.9% dei contagiati italiani, il 38.1% dei morti e il 45.2% dei guariti, segno che questo territorio continua a seguire un percorso diverso dal resto della penisola, più lungo seppure in miglioramento. Dall’8 al 15 giugno i casi totali sono cresciuti dell’1.69% a fronte del +1.35% tra l’8 e l’1 e del +2.21% dell’ultimo scorcio di maggio. Allo stesso tempo i decessi galleggiano da +1.6% a 1.1%, a +1.0% (ultimo dato), mentre i guariti seguono un iter irregolare: +8.6% a fronte dei pregressi +4.9% e +13.0%. Rallenta il ritmo con cui si svuotano le terapie intensive e si eseguono i tamponi, nel primo caso -12.1% contro -35.9% e -14.8%, nel secondo +8.8% rispetto a +9.1% e +12.1%, viceversa i ricoverati con sintomi sono diminuiti in sette giorni del 25.5% (prima -12.2% e -17.1%).

IN ITALIA Nel Belpaese solo i deceduti hanno una curva sovrapponibile a quella della Lombardia, con un +1.2% vicino al +1.5% della settimana scorsa e al +1.8% di due settimane fa, invece i contagiati crescono di circa la metà, +0.86% in linea con +0.89% dell’intervallo scorso e i guariti gravitano intorno al +6.3% (+5.2% e +11.5% le indicazioni della prima parte di giugno). In rianimazione si è assistito a una riduzione del 26.9% dei posti letto occupati, negli altri reparti del 26.2%, sette giorni fa era -33.3% e -22.5%, ancora più a ritroso -21.6% e -25.5%, mentre i tamponi effettuati riducono la loro inerzia: +9.0% in confronto a +11.5% e +9.8%.

Giuseppe Del Signore

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