Albonese e Zeme non registrano un caso di coronavirus da più di 28 giorni.
I due comuni della Lomellina in cui è più alta l’incidenza del Sars-CoV-2 intravedono il sereno e completano due cicli d’incubazione del virus senza nuovi positivi,
intervallo di tempo preso come riferimento dall’Oms per dichiarare la fine dell’epidemia in un territorio (su scala più vasta di quella comunale). Si tratta di un passaggio importante che avviene in due municipi simbolo dell’epidemia e consente di percepire in maniera tangibile il miglioramento della situazione a livello locale: negli ultimi sette giorni il traguardo è stato tagliato anche da Candia, Romagnese, Varzi, Cava Manara, Miradolo, Casteggio, Retorbido, Chignolo, che si aggiungono ad altri come Montescano che tocca quota 69 giorni (al 29-06), Villanterio (66), Lomello (46), Parona (43). Tuttavia non è ancora possibile abbassare la guardia, tanto che a Gravellona si è avuto un soggetto colpito dopo 53 giorni di calma piatta. Cosa dicono nel complesso i dati del mese di giugno sull’andamento dell’epidemia?
L’ULTIMO MESE A livello provinciale è possibile evincere la frenata dei contagi, che sono cresciuti del 4.0% a fronte del +21.3% di maggio e del +145.7% di aprile, un elemento che in proporzione si coglie anche a Vigevano (+6.8% a fronte di +18.9% e +95.9%) e Mortara (+10.1% rispetto a +30.3% e +98.8%), ma questo comune è anche quello in cui a giugno si è avuto l’aumento percentuale più cospicuo. A Gambolò ci si è attestati a +8.0% (maggio +18.9%), a Garlasco a +7.1% (+30.2%), a Cassolnovo a +4.9% (+13.0%), a Cilavegna a +0.8% (+48.1%).
QUADRO GENERALE Allargando lo sguardo alla Lombardia e all’Italia, i positivi sono in diminuzione del 51.8% e del 62.4%, nei due mesi precedenti si era rilevato rispettivamente -42.8%, -19.0% e -59.0%, -48.7%. Come è logico attendersi, a fronte di meno soggetti malati si contano anche meno morti e meno guariti: in Regione si va da +112.4% (aprile) e +16.4% (maggio) a +3.2% per i primi e da +357.2% e +99.7% a +28.7% per i secondi, nel Belpaese da +154.5% e +18.6% a +3.9% e da +840.0% e +102.4% a +20.1%. Quanto ai contagiati, due mesi fa erano cresciuti del 110.9% sul piano nazionale e del 99.2% su quello regionale, per calare a +12.4% e a +16.6% e arrivare ora a +3.2% e +5.3%. Allo stesso modo in terapia intensiva i ricoveri sono diminuiti del 78.1% e del 74.9% (in linea con gli intervalli precedenti) e negli altri reparti dell’82.1% e del 90.4% (in aumento di oltre un terzo e di quasi il doppio), al contrario frenano i tamponi: se ne sono fatti il 39.7% in più nel contesto italiano (contro +86.3% e +606.4%) e il 36.8% in più in quello lombardo (+93.9% e +523.7%).
Giuseppe Del Signore