Nelle scuole gli studenti in quarantena si avvicinano a quota 1500.
Sono in tutto 1473, con una crescita del 28.6% in una settimana (dati al 03-03).
Si tratta di 330 bambini alla materna (+1550%), 468 alle elementari (+9.6%), 461 alle medie (-14.2%) e 214 alle superiori (+32.9%). Aumentano ovunque tranne che nella secondaria di primo grado, con una progressione esponenziale soprattutto nell’infanzia, che è passata dai 20 di sette giorni fa ai 330 attuali. Meno accentuata l’evoluzione nella secondaria di secondo grado (erano 161 nella precedente rilevazione), e alla primaria (427),
per quanto riguarda gli operatori scolastici il numero di quanti si trovano in isolamento fiduciario è salito da 15 a 54, quasi quadruplicato.
Anche se gli studenti e il personale a casa non sono automaticamente persone malate, è il segno di come le varianti riescano a mettere in difficoltà il sistema scolastico, rendendo concreta l’ipotesi di un passaggio generalizzato alla didattica a distanza, anche per quei gradi d’istruzione che avevano evitato la chiusura delle aule nel pieno della seconda ondata. Del resto in Provincia sono diversi i Comuni che hanno già bloccato le lezioni in presenza: Battuda, Bereguardo, Borgarello, Casorate Primo, Giussago, Mede, Rognano, Siziano, Trivolzio, Trovo, Vidigulfo, migliaia di alunni per cui la scuola è tornata a essere da casa. Come un anno fa.
LA SOGLIA Decisivo sarà il limite di 250 casi ogni 100mila abitanti, nell’arco dei 7 giorni, che è stato inserito nel primo Dpcm varato dal presidente del Consiglio Mario Draghi come discrimine per chiudere le aule. Lungo tutta la penisola sono 24 le province in bilico, tra qui quella di Pavia: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Chieti, Como, Forlì, Frosinone, Imperia, Macerata, Mantova, Modena, Monza e Brianza, Pescara, Pistoia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Siena, Trento, Udine, Verbano-Cusio-Ossola. A loro si aggiungono quelle di Basilicata e Molise, che sono già in zona rossa. A livello di dati l’Istituto superiore di sanità ha rilevato un lieve aumento della fetta di contagiati tra chi ha meno di 18 anni, salita al 18.1% di quelli totali a fronte del 17.9% rilevato tra l’1 e il 14 febbraio, uno scostamento che sembra avvalorare l’ipotesi che le varianti siano più contagiose tra i giovani.
VACCINAZIONI Intanto è attiva da oggi, 3 marzo, la prenotazione per la vaccinazione del personale docente e non docente under65 delle scuole, la campagna vaccinale inizierà lunedì. Il Ministero dell’istruzione ha comunicato a Regione Lombardia l’elenco del personale in servizio nelle scuole lombarde (circa 200.000) presenti nel sistema SIDI del ministero, mentre non sono ancora arrivati gli elenchi delle paritarie e della scuola dell’infanzia, questi ultimi gestiti a livello comunale. Il personale dovrà accedere al portale di Regione Lombardia per dare la propria adesione alla vaccinazione. Il sistema assegnerà la data per il vaccino e lo slot dove si effettuerà la vaccinazione. Il vaccino utilizzato sarà Astra Zeneca per il personale fino a 65 anni. La Regione pensa di chiudere la campagna di vaccinazioni nel giro di un mese. Il personale scolastico statale non presente al SIDI potrà accedere a un numero verde per segnalare dove è in servizio anche tramite comunicazione della scuola. Il vaccino sarà effettuato indipendentemente dalla residenza.
Gds, Dz