Coronavirus Pavia / I positivi sono un quarto in meno in una settimana

aggiornamento 6-10 ore 17

Sono un quarto in meno i positivi in provincia di Pavia.

Nell’ultima settimana sono diminuiti del 24.8% passando da 451 a 339, in calo per la terza volta consecutiva (dati al 4-10).

Si tratta della flessione più consistente tra quelle registrate nell’ultimo periodo e riporta il numero dei casi attivi al livello di inizio agosto, anche se a metà estate i ricoverati erano 11 mentre ora sono 37, -11.9% in sette giorni. Di questi 9 si trovano in terapia intensiva (+1, +12.5%) e 28 nei reparti Covid (-6, -17.6%), mentre i decessi sono 2617, con 3 nuove vittime (+0.1%).

IN CITTA’ Nei diversi centri si rileva un moderato incremento dei contagi, che nella maggior parte dei casi si mantiene al di sotto di quello medio regionale (+0.3%): Vigevano segna +0.2% come Voghera e Gambolò, Pavia +0.4%, Mortara +0.1%, Garlasco +0.6%. Nondimeno la situazione è degna di maggiore attenzione nei comuni di minori dimensioni, perché ad esempio a Zeme si sono avuti 2 nuovi soggetti colpiti (+1.4%) così come a Mede, dove però la crescita è dello 0.3%, a Sartirana 5, +2.5%, pur trattandosi di un numero limitato di casi.

CONTESTO Del resto è anche la fotografia su scala regionale e nazionale a essere “tranquilla”, anche perché negli ultimi sette giorni i positivi sono scesi a 34mila e 92mila (-7.9% e -8.9%), proseguendo un percorso che in Lombardia dura da due mesi quasi consecutivi (c’è una piccola risalita a settembre) e in Italia da poco più di uno. Non a caso anche in ospedale la pressione si attenua, con 437 pazienti in rianimazione nella penisola e 56 in Regione (-10.5% e -9.7%) cui fanno da contraltare i 3032 e 347 negli altri reparti (-13.0% e -10.8%). L’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) riporta al 5% il tasso di occupazione dei posti letto tanto per chi è intubato quanto per chi si trova in area non critica, pur in presenza di una variante più contagiosa del virus (la delta) in Lombardia i degenti sono in linea con quelli di dodici mesi fa (41 in rianimazione e 305 altrove). Ugualmente cala il tasso di positività, il rapporto tra casi trovati e test effettuati che dà la misura di quanto il contagio sia tracciato e sotto controllo; si è all’1.1% come dato italiano e allo 0.6% come dato lombardo, lontani dalla soglia limite del 3%. Anche l’indicatore dotato di maggiore inerzia inizia a invertire la tendenza: rallenta la crescita dei decessi su scala nazionale, da +0.3% a +0.2%, su scala regionale è stabile a +0.1% da due mesi, con un totale di oltre 131mila persone morte a causa della Covid-19.

A SCUOLA Il ritorno in classe ha riportato l’attenzione anche sugli studenti in quarantena, al momento se ne contano 119 tra la scuola dell’infanzia e gli asili nido, 69 nella primaria, 23 alle medie e 41 alle superiori, per un totale di 13 classi e 7 operatori coinvolti, questi ultimi tutti tra materna e nidi.

Gds

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