L’ultima settimana di giugno vede rallentare il contagio a Vigevano e in Lomellina, passando da +1.8% contagiati dell’intervallo precedente a +0.4% nella città ducale, da +1.1% e +1.6% a zero a Gambolò e Cassolnovo, da +3.5% a +0-8% a Garlasco, mentre i casi restano al palo a Cilavegna e tornano a crescere a Mortara (da +0.6% a +1.2%) e a Gropello (da zero a +2.4%). Anche a livello provinciale la tendenza si conferma al rallentamento (si scende a +0.5% da +1.0%, nel capoluogo da +1.1% a 0.5%), coerentemente con quanto si registra in Lombardia, dove si frena da +1.30% a +0.78%,
dato che per la prima volta si avvicina a quello nazionale, con la differenza che il primo scende e il secondo sale (a +0.72% da +0.60%), indizio di una circolazione virale che riprende forza mentre la perde nel contesto lombardo.
Guardando agli altri indicatori, in Italia i positivi segnano -20.1% (stabile dalla scorsa settimana) e a livello regionale -19.7% (in aumento rispetto al -14.6%), i decessi +0.3% (era +0.8 nel periodo precedente) e +0.4% (contro +0.7%), i guariti +3.1% (+3.6%) e +5.5% (+5.7%), i tamponi eseguiti +6.6% (in calo da un mese) e +6.8% (in discesa da cinque settimane). Si riduce il ritmo con cui calano i ricoverati in terapia intensiva, si scivola rispettivamente da -38.8% a -23.6% nel Belpaese e dal -45.7% a -15.7% in Lombardia, mentre per quelli con sintomi si va da -41.6% a -45.0% e da -48.1% a -69.3%, con un’accelerazione.
Gds