Coronavirus scuole / Gli studenti in quarantena salgono a 800

Gli studenti in quarantena superano quota ottocento (dati al 27-04).

Sono per l’esattezza 807 i giovani che si trovano in isolamento fiduciario in Provincia, il 65.7% in più in sette giorni, “accompagnati” da 21 operatori scolastici, cresciuti di quattro volte.

A contare il maggior numero di “fermati” sono la scuola dell’infanzia e le medie, nel primo caso si passa da 33 a 225 coinvolti (+581.8%), nel secondo da 152 a 224 (+47.4%), ma anche alle superiori i numeri sono in crescita, da 37 a 166 (+348.6%), com’era prevedibile a una settimana dal rientro in classe di questo grado di scuola. Diminuiscono gli alunni delle elementari, che scendono da 265 a 192 (-27.5%). Fermo restando che non si tratta né di malati – sono solo contatti stretti di un positivo – né di focolai, le classi interessate sono in tutto 45 contro le 27 della scorsa settimana.

TEST DEDICATI Qualora ci sia un contagio o un contatto ravvicinato, se si manifestano dei sintomi l’Ats di Pavia consente l’esecuzione gratuita e senza prenotazione del tampone molecolare o antigenico (il cosiddetto “rapido”), un servizio valido sia per gli studenti sia per il personale. E’ sufficiente presentarsi presso le strutture dedicate o con prescrizione del medico curante o usando il modulo di autocertificazione che fornisce la scuola e che si può scaricare dal sito di Ats o della Regione. Inoltre in Provincia 32 farmacie si sono rese disponibili per garantire il test rapido gratuito ai giovani di età compresa tra i 14 e i 19 anni previa prenotazione attraverso il portale del Sistema sanitario regionale, possibilità estesa anche ai dipendenti degli istituti scolastici e che riguarda solo i casi legati alla scuola. A Vigevano hanno aderito le farmacie Bertazzoni, Cornalba, Miavaldi-Ubezio, a Garlasco Arnerio e Spes, a Sartirana Ravazzani, a Castello d’Agogna quella omonima, a Palestro Rosa.

LEZIONI ESTIVE In attesa di verificare l’impatto del ritorno in presenza nelle ultime settimane dell’anno scolastico, il Ministero dell’istruzione sta per varare un piano per le “scuole aperte”, che dovrebbe essere diviso in una fase dedicata al recupero della perdita di apprendimento e al potenziamento, da svolgersi a giugno e a settembre, e in una seconda volta al ritorno alla socialità, nella parte centrale dell’estate. Finora non è stato pubblicato il relativo decreto ministeriale e dunque non si conoscono i dettagli dell’operazione, ma l’adesione dei singoli istituti e del personale sarà su base volontaria e le attività potranno essere realizzate dai docenti o da altri soggetti interni, così come da esterni sulla base di accordi che dovrebbero coinvolgere enti locali, associazioni culturali e sportive. Un’iniziativa a cui sono stati destinati 510 milioni di euro, di cui il 20% per le regioni settentrionali; circa 151 milioni saranno erogati sulla base della popolazione scolastica, 320 saranno abbinati a Pon per contrastare la povertà educativa e 40 attraverso adesione a un bando ministeriale. Indire, l’Istituto nazionale per la documentazione, innovazione e ricerca educativa, metterà a disposizione materiali dedicati a metodologie didattiche innovative, più adatti al differente tipo di “scuola” che si andrà a sperimentare, e si occuperà di un’azione di supporto.

Gds

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