Coronavirus situazione 17-03, a Vigevano 84 casi confermati

I contagi tornano a correre, sono 2989 i positivi delle ultime 24 ore, il che determina un aumento del 13% delle persone che attualmente hanno il coronavirus, in tutto 23073. I nuovi guariti sono 192 (+7%) e portano il numero complessivo a 2941, mentre i morti sono 345 (+15.8%), per un totale di 2503; dall’inizio dell’epidemia sono 31056 quanti sono stati colpiti dal Sars-Cov-2. A Vigevano il sindaco Andrea Sala informa che «all’interno della nostra città sono 84 i contagi da coronavirus, come indicato da Ats». Il primo cittadino informa anche che la Protezione civile cittadina fornirà informazioni sull’epidemia alla popolazione attraverso il suo numero di telefono (0381348117) e precisa che «procede l’igienizzazione della città, a breve interesserà ogni quartiere». «Ricordo a tutti di stare a casa – è l’appello di Sala – solo in questo modo sconfiggiamo il virus».

AIFA E OMS IN CAMPO Mentre prosegue il computo dei soggetti colpiti, l’Aifa si prepara a mettere in campo le maggiori funzioni che si sono state riconosciute nell’ambito del decreto “Cura Italia” e che saranno utili per le sperimentazioni di farmaci per il trattamento del Covid-19. «Aifa avrà maggiore autorità per decidere delle sperimentazioni e proposte arrivate e che arriveranno – argomenta il direttore generale Nicola Magrini – per poi trasmettere alla Commissione tecnico scientifica gli studi che saranno approvati. E’ importante per accelerare. La prima sperimentazione clinica con un antivirale è in corso da giovedì scorso, oggi ne annunciamo una seconda con il tocilizumab (usato per l’artrite reumatoide, ndr). I dati preliminari sono promettenti, giovedì partirà lo studio per valutare rapidamente il possibile impatto del farmaco.

In poche settimane avremo un quadro più chiaro sul beneficio per i pazienti e sulla sua quantificazione»

L’Oms invece ribadisce il ruolo di prima linea dell’Italia: «L’Organizzazione – afferma il direttore generale aggiunto Raniero Guerra – guarda all’Italia anche rispetto agli altri paesi europei dove, dopo una fase di negazione, l’evidenza del problema ha obbligato a intraprendere provvedimenti simili a quelli italiani».

L’Italia fa da apripista essendo avanti di 8-10 giorni rispetto agli altri stati

Inoltre si sottolinea l’importanza dei tamponi, perché occorre «garantire i test a tutti i casi sospetti e a tutte le persone entrate in contatto con casi sospetti, per garantire che siano in quarantena e seguite dal Sistema sanitario nazionale, impedendo di amplificare la diffusione del virus». Per aiutare in questa attività di screening si stanno valutando «due nuovi test» che potrebbero essere messi in campo.

MONDO L’ultimo report dell’Oms conta 167515 casi, di cui 13903 nuovi, a fronte di 6606 morti (862 nuovi decessi). In Spagna sono 7753 i contagiati (+2000), in Francia 5380 (+911), in Germania 4838 (+1043), nel Regno Unito 1395 (+251), negli Stati Uniti 4226 (fonte Cdc), in Iran 14991 (+2262), in Corea del Sud 8236 (+74), in Cina 81048 (+27).

Giuseppe Del Signore

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