Coronavirus Vigevano / Superata la soglia dei tremila morti in Provincia

I morti in provincia di Pavia superano quota tremila.

Si tratta di una soglia più che altro simbolica anche perché, se si considera quanti durante la prima ondata del 2020 morirono senza una diagnosi (è possibile stimarli in circa 550), era già stata superata da tempo,

ma consente di ricordare che il coronavirus è ancora qui. Anzi, in provincia di Pavia nelle ultime quattro settimane c’è stata una crescita costante del numero delle vittime: da 6 a 9 (+0.3% sul totale), da 9 a 10 (+0.3%), negli ultimi sette giorni da 10 a 15 (+0.5%). Si tratta di cifre ridotte, anche se ognuna rappresenta una vita, soprattutto se si guarda a un anno fa; nell’intervallo tra il 12 e il 19 aprile 2021 se ne contavano 504 lombarde e un totale di 2631 italiane contro le 180 e 903 di questa settimana ovvero lo 0.5% di quanti erano malati contro lo 0.1% e lo 0.07% di oggi. Nonostante il Sars-CoV-2 prosegua nel generare lutti per le famiglie italiane, si è ridotto l’impatto che ha sul numero di persone che ne sono colpite, principalmente per merito dei vaccini.

IL PASSO A oscillare, per quanto riguarda i decessi con diagnosi accertata di Covid-19 in area pavese, è soprattutto il ritmo, con una variazione che ha caratterizzato nelle ultime settimane anche la Lombardia, passata da +0.3% all’ultimo +0.5% in linea col dato provinciale, mentre in Italia sembra essersi stabilizzato sul +0.6%, inalterato da sei settimane consecutive.

CONTAGI A livello di positivi e di contagi la situazione è soggetta a maggiore variabilità. Da due settimane i positivi sono in diminuzione sia a livello regionale (-3.2% dalla scorsa settimana) sia a livello nazionale (-1.3%), anche se nel primo caso si registra un’accelerazione e nel secondo un rallentamento. I soggetti colpiti sono stati il 2% in più in Lombardia e il 2.7% in Italia, in entrambi i casi valori più alti di quelli che si ritrovano in Provincia (+1.8%) e nella maggior parte dei centri principali, con Vigevano che segna +1.9%, Mortara +1.2%, Garlasco +1.3%, Gambolò +2%, Voghera +1.8%; solo nel capoluogo si è leggermente al di sopra di uno dei due (+2.1%).

IN OSPEDALE Il momento di reflusso dei positivi ha effetto anche sulle ospedalizzazioni, che sono in diminuzione in terapia intensiva, -14.3% in Lombardia (sono 36 i pazienti) e -11.8% in Italia (411), e nei reparti Covid, -3.1% italiano (9940), con l’eccezione lombarda (+1.1%, sono 1116). Per quanto riguarda il tasso di occupazione, in regione si è al 2% in area critica e all’11% in area non critica, nella penisola al 4% e al 15%, ampiamente entro limiti di guardia.

Giuseppe Del Signore

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