Il fotoreportage de L’Araldo dedicato alle riaperture e ai luoghi che i giovani potranno riabbracciare. (servizio e foto a cura di Rita Cardinali)

1. Prima colazione al bar in zona gialla

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i bar riaprono in Piazza

Da lunedì 26 aprile la mattina nella Piazza Ducale di Vigevano torna a profumare di cornetto caldo e caffè, un primo passo verso la normalità. Dopo una lunga pausa di quasi due mesi, a causa delle restizioni anti Covid-19, tornano a ripopolarsi i tavolini dei bar nel “salotto” vigevanese tra una colazione e qualche chiacchierata tra amici. Nonostante il tempo uggioso che ha inaugurato l’inizio della zona gialla, i vigevanesi non si sono fermati e sono tornati a riassaporare un buon caffè rigorosamente all’aperto. Il nuovo decreto ministeriale, infatti, permette ai locali di fare servizio al tavolo sia all’orario di pranzo, sia a quello di cena alla sola condizione che sia all’aperto fino alle ore 18. Nonostante alcune piccole restrizioni e il freddo fuori stagione, la voglia di tornare alla vecchie abitudini non si è mai spenta tanto che, già dalla mattina del 26, molte sono le persone che hanno voluto sperimentare, come fosse la prima volta, una buona colazione al bar nella bellissima piazza.

2. Voglia di tornare a giocare

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il centro sportivo Masera

Cancelli chiusi per il campo sportivo “Lucillo Masera” che ormai da tempo non vede più i ragazzi giocare. Tra le discipline più colpite dalla pandemia vi è sicuramente il calcio. Da più di un anno, infatti, sono molti i calciatori amatoriali, così come i tantissimi sportivi in generale, che non hanno avuto più modo di svolgere attività fisica. Come è ormai ben noto, fare sport di gruppo come calcio, basket, pallavolo, pallamano non è più possibile, in quanto sono attività motorie che implicano un contatto fisico e, di conseguenza un assembramento, il che è assolutamente da evitare per ridurre il più possibile i contagi. Purtroppo, i continui decreti ministeriali non vanno incontro alle esigenze degli sportivi amatoriali che, ancora oggi, si ritrovano costretti a restare fermi e in silenzio dietro quel cancello chiuso a chiave.

3. Aspettando il treno

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in attesa del treno, certe cose non cambiano

Ore 10.40, sta per arrivare il diretto per Milano Porta Genova e alcuni pendolari corrono verso la stazione per non perdere il treno. Torna a riempirsi anche la stazione di Vigevano che, con l’arrivo della zona gialla, ha visto il ritorno di tanti studenti e lavoratori che si dirigono nel milanese. Con il nuovo decreto ministeriale, che prevede il ritorno della Lombardia in zona gialla, molte attività come quella scolastica e universitaria sono tornate a svolgersi in presenza, permettendo così a molti ragazzi di poter rivedere finalmente compagni e professori e di fare lezione in tutta sicurezza. Allo stesso tempo, sono molti i cittadini che hanno ricominciato a prendere il treno per recarsi al lavoro, nonostante le molte polemiche che si sono sentite ultimamente riguardo i mezzi pubblici di tutta Italia e il mancato rispetto delle norme anti Covid. Tuttavia, la voglia di ricominciare e prendere in mano la propria vita è tanta, e rivedere la stazione riempirsi mano a mano di persone che aspettano il treno è un piccolo ma grande segno di speranza.

4. Un insolito silenzio

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l’oratorio di San Giovanni e Pio

Un silenzio assordante quello che avvolge l’oratorio della chiesa di San Giovanni e Pio, una volta teatro di divertimenti e risate. Così come le attività scolastiche in presenza, per la maggior parte sospese, anche le attività ricreative degli oratori sono purtroppo ferme da più di un anno, da quando la pandemia ha fatto il suo arrivo. Molti sono i ragazzi che farebbero di tutto per tornare a respirare quella normalità e libertà che era vero e proprio ossigeno per le loro vite. Il divieto di assembramenti, oltre a impedire ogni tipo di attività sportiva e scolastica, proibisce ovviamente ogni tipo di attività ricreativa che contempli un contatto fisico o vicinanza. Tutto quello che prima si dava per scontato, è tutto ciò di cui i ragazzi hanno bisogno per tornare alla normalità.

5. Di nuovo insieme

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aperitivo al mercato coperto

La sera del 26 aprile termina con un brindisi tra amici per festeggiare il ritorno in zona gialla. Così torna a rivivere il mercato coperto, uno dei luoghi della “movida” vigevanese che ospita molti locali frequentati dai più e meno giovani. Il “rituale” dell’aperitivo è sempre stato un ritrovo per tantissimi gruppi di ragazzi che, dopo una giornata di studio o lavoro, si danno appuntamento per condividere un momento di compagnia all’insegna del divertimento e dello svago. Dopo un tempo che sembrava essere un’eternità, ecco che piano piano il vecchio mercato coperto torna a riempirsi delle risate dei giovani e del tintinnio dei bicchieri, sempre nel rispetto delle norme di igiene vigenti. Tutti i proprietari di locali, infatti, devono seguire e allo stesso tempo far rispettare ai propri clienti una serie di norme come l’igienizzazione delle mani, la misurazione della temperatura corporea e il distanziamento tra i tavoli. Inoltre, come per i ristoratori, anche i proprietari di locali devono servire al tavolo e inoltre far rispettare il coprifuoco entro le ore 22.

6. In attesa di sfrecciare di nuovo

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lo skatepark di via Brigate Partigiane

Rimane solo il cinguettio degli uccelli nello skatepark di via Brigate Partigiane, un tempo ritrovo di molti adolescenti appassionati di skateboard. L’arrivo della pandemia ha imposto anche la chiusura dei moltissimi parchi comunali, un tempo punto di ritrovo per giovani e famiglie. Al fine di evitare gli assembramenti, come nei casi precedenti, sono stati presi dei provvedimenti dai vari comuni come, ad esempio, chiudere i parchi o le zone ricreative, se dotate di recinzioni o cancelli, oppure transennare la zona interessata con nastro segnaletico bianco e rosso, al fine di evitare che i giovani si incontrassero. La speranza di questi ragazzi è quella di tornare presto a sfrecciare con lo skateboard, lasciando alle proprie spalle una volta per tutte il Covid-19.