Vaccini Vigevano / No, non ci si vaccina più

No, non ci si vaccina più. Nella settimana in cui scatta l’obbligo di Certificazione verde sul lavoro per gli ultracinquantenni,

a Vigevano e in Lomellina le prime dosi vanno a picco, più che dimezzandosi rispetto ai sette giorni precedenti (dati al 14-02).

Mortara, Cassolnovo, Garlasco, Gambolò e Mede sommate non arrivano a 80 iniezioni, sono strette tra 10 e 29 ciascuna, Vigevano tocca le 116, che comunque è un risultato superiore a quello di Pavia (101) in termini assoluti, mentre in termini relativi la crescita è la medesima, +0.2% che si ritrova più o meno anche nei centri di cui sopra.

PLATEAU Il crollo in corrispondenza delle ultime restrizioni per i non vaccinati – oltre le quali resta di fatto solo l’obbligo esteso a tutta la popolazione – indica che sul territorio pavese si è raggiunto il livello di “saturazione vaccinale” ovvero che si è vaccinato chiunque potesse essere convinto o spinto a farlo. Senza vaccino resta chi non può accedervi per ragioni di salute, chi è guarito, i bambini con meno di 5 anni e quella quota della popolazione che non è disposto ad accedere alla somministrazione a nessun costo. Al limite una parte dei genitori degli under12 che finora si è astenuta potrebbe cambiare idea se i contagi dovessero tornare a salire, uno scenario che nessuno si augura.

LO SPICCHIO La quota scoperta resta in ogni caso rilevante. Si tratta di circa 10mila vigevanesi – un dato simile a quello dei pavesi, segno che la città ducale ha avuto un recupero rispetto alle esitazioni iniziali – circa 2880 mortaresi, circa 1600 garlaschesi, quasi 1500 gambolesi, quasi 1100 cassolesi, poco meno di mille medesi. Il tutto a fronte di un 83.5% di popolazione vaccinata a Vigevano, 81.1% a Mortara – che resta il centro lomellino con le percentuali più basse tra quelli principali – 84.7% a Gambolò, 83.8% a Cassolnovo, 84.4% a Mede, mentre nel capoluogo si arriva all’85.5% e a Voghera all’82.1%. La media provinciale è 82.3%, quella regionale 84.7%. Per quanto riguarda infine le terze dosi, in Provincia si supera il 67.1%, anche se i comuni lomellini sono tutti al di sotto di questa soglia, eccezion fatta per Mede (71%), ma qui la campagna vaccinale iniziò prima che nel resto del territorio in quanto la città fu colpita da uno dei primi focolai della variante alfa, e Gambolò (68.8%).

Gds

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