Tra il 1848 ed il 1860 il governo piemontese (sabaudo) si attivò per la costruzione di diverse tratte ferroviarie. In particolare, finanziò direttamente, con fondi pubblici, il percorso della ferrovia da Torino a Genova (con l’importante realizzazione della galleria dei Giovi). Sul percorso della ferrovia da Torino a Genova, che transitava per Alessandria, venne prevista e realizzata una importante tratta che si staccava da Alessandria ed andava in Lomellina verso Mortara e poi Novara e il novarese (altro importante territorio del Regno Sabaudo).
MERCI DAL MARE A Vigevano le nascenti industrie, in quel periodo, importavano via mare molte merci, che arrivavano al porto di Genova. Nel 1852 venne costituita a Vigevano una società di capitali, privata, su iniziativa di Enrico Strigelli ed altri industriali vigevanesi, che ottenne la concessione amministrativa (Regia patente) per la costruzione del tratto di strada ferrata tra Vigevano e Mortara. Il tratto di strada ferrata fu concluso ed avviato nel 1854. La realizzazione dei tredici chilometri di ferrovia tra Vigevano e Mortara, consentirono alla città ducale il collegamento col capoluogo ligure. A Vigevano, conclusi i lavori per il collegamento ferroviario verso Mortara, il progetto venne completato con la costruzione dell’edificio della stazione, un edificio diverso dalle fattezze di quello attuale.
Si trattava di un edificio con frontone a timpano che era collocato su cinque arcate d’ingresso. Il progetto iniziale prevedeva di collocare dei portici su tutta la piazza antistante, ma non fu realizzato poiché il grande nodo ferroviario previsto in Vigevano venne invece realizzato a Mortara.
VERSO MILANO Nel 1866, cinque anni dopo la realizzazione dell’Unità d’Italia, alcuni tra i protagonisti della costituzione della società che in precedenza aveva portato alla realizzazione della linea tra Vigevano e Mortara, costituirono la Società anonima della ferrovia Vigevano-Milano, per il prolungamento della linea che ottenne la concessione da parte dello Stato. Il tratto ferroviario da Vigevano a Milano dovette affrontare il problema costruttivo della realizzazione del ponte sul Ticino. Il progetto fu redatto dall’Ingegner Galeazzo Garavaglia, che realizzerà anche quello della stazione di arrivo a Milano, la stazione di Porta Ticinese. Il progetto del ponte tra Vigevano e Abbiategrasso era di un manufatto lungo 280 metri, su nove arcate da 25 metri di luce, poggianti su piloni. Sul tragitto da Vigevano a Milano vennero posati 32 chilometri di binario, che furono completati entro l’anno 1869.
SI PARTE Il viaggio inaugurale della tratta ferroviaria fu il 16 gennaio 1870 e durò un’ora e venti minuti. Il tutto avvenne alla presenza di numerose autorità, alle quali venne offerto un banchetto. Nell’occasione fu anche coniata una medaglia commemorativa con le parole: «Alma Milano, per antico affetto sorella, distrutta la barriera politica, eretto il ponte sul Ticino, con la ferrovia vinta la distanza, Vigevano esultante oggi te saluta».
Ermanno Boccalari