Thriller e battaglie navali al Museo Archeologico Lomellino. Sarà la letteratura la protagonista dei prossimi due fine settimana al museo di piazza Castello, Gambolò, dove l’Associazione Archeologica Lomellina, assieme al comune di Gambolò, organizzerà la presentazione di due libri in occasione dell’arrivo della stagione estiva.
GIALLO Carte e libri antichi sono il pretesto che anima “A mali estremi”, l’ultimo romanzo di Riccardo Grassi dove la linea di confine tra inganno e verità, sono l’attesa e il desiderio, con la scoperta di pagine rare che si alternano a passioni, sensualità e destino dei tre protagonisti, vittime forse inconsapevoli della regola non scritta che “prima o poi tutto si paga”. La presentazione si terrà venerdì 21 giugno alle ore 21.15: la storia si dipana nell’arco di un paio di decenni. Siamo negli anni Settanta, un giovane di buone speranze ma dal passato controverso viene assunto, col provvidenziale intervento della sorella, in una libreria antiquaria. Il titolare è un uomo in età dal fascino nobile e dai modi educati ma spregiudicato nel suo lavoro: i libri antichi sono la sua ossessione e per inseguirli, acquistarli o venderli non guarda in faccia a nessuno, accecato dal furore di possederli. Il giovane cresce all’ombra di quest’uomo tra astuzie, biblioteche e personaggi intriganti, spesso senza scrupoli. Un intreccio di circostanze e singolari coincidenze farà precipitare gli eventi: strani furti e inspiegabili omicidi metteranno i protagonisti di fronte ad un avverso quanto imprevisto destino. Il sospetto è la condizione permanente:
la polizia indaga ma, nonostante gli indizi conducano alla loro colpevolezza, di fatto non riesce ad inchiodarli.
NAVI La battaglia di Trafalgar è invece il cuore del volume “Trafalgar, la battaglia navale” di Gastone Breccia, tema del pomeriggio di domenica 30 giugno alle 17. «Se il 21 ottobre 1805 la Royal Navy si impadronì dell’incontrastato dominio sui mari del mondo e la pax Britannica che ne derivò si estese per oltre un secolo, quella giornata non avrebbe potuto verificarsi senza un imponente pregresso, legato ai protagonisti, Nelson in testa, non meno che a un minuto e complesso insieme di fatti tecnici e sociali, che vanno dall’ingegneria navale al reclutamento, alla paga e alle ore di sonno dell’ultimo dei marinai – spiega l’autore – Perché eroi leggendari si diventa anche grazie a queste cose, nonché grazie a una “modernità” (il “Nelson touch”: nuovo, originale, semplice) riconosciuta da contemporanei a loro insaputa altrettanto moderni (e di sicuro molto sportivi) e, perché no, grazie al fatto di essere innamorati».
Alessio Facciolo