Mi piace intitolare il mio ultimo “Osservatorio” con lo stesso titolo del primo, il gennaio 1986.
Ricordo che avevo scelto quel titolo riprendendolo da un editoriale di Mons. Peradotto, storico e autorevole direttore del settimanale “La Voce del Popolo” della diocesi di Torino. Quella “Lettera agli Amici” segnava l’inizio di un cammino da fare insieme. Oggi non vuole essere semplicemente la conclusione, ma una tappa di quel cammino, che continuerà soprattutto nei pensieri e nel cuore. “Amici” non semplicemente personali, ma “amici” dell’Araldo. Molti protagonisti della stampa cattolica, lo sappiamo, hanno più volte definito la bella comunità di lettori che ruota attorno ad un giornale “parrocchia di carta”. Ecco, già quasi quarant’anni fa, la “mission” dei settimanali diocesani aveva un significato profetico, andare oltre i confini burocratici di una parrocchia, per vivere una dimensione più ampia, capace di portare all’incontro tra realtà diverse, al dialogo, all’arricchimento reciproco fatto di idee e di testimonianze… in pratica l’innovativa intuizione delle “unità pastorali” nei cammini delle nostre parrocchie!
“Amici” ne ho incontrati tanti, tutti legati non semplicemente alla persona, ma alla “missioni” del giornale… dal giornalista a ogni singolo lettore… tutti orgogliosi della loro “appartenenza” come Chiesa nelle sue diverse dimensioni. Non mi piace dilungarmi nei ricordi (anche se non potrò mai dimenticare i grandi “eventi” diocesani che l’Araldo ha avuto l’onore di raccontare in tutti questi anni, a cominciare naturalmente dalla storica visita di Papa Benedetto e dalle Beatificazioni di Padre Pianzola e di Teresio Olivelli). Mi piace guardare al futuro, seguendo anche le indicazioni “editoriali” che il nostro Vescovo ci offre nel suo intervento che accompagna questo passaggio, aprendo le porte ai nuovi percorsi comunicativi e che la tecnologia oggi ci offre.
Auguro buon lavoro al nuovo direttore e con lui a tutta la redazione, quella grande famiglia dell’Araldo che siamo stati capaci di far crescere in questi anni!
Un pensiero particolare, naturalmente, a tutti i lettori, gli “amici”… ai quali prometto che non mancherò di farmi vivo di tanto in tanto!
Don Emilio