In questo clima di incertezza, di paura, anche di confusione, un ramo del nostro Parlamento ha avuto tempo, l’altro giorno, di approvare la legge sulla cosiddetta omotransfobia, che condanna tutte le discriminazioni. Non vogliamo addentrarci nel merito della legge, che esigerebbe maggior spazio e che vogliamo comunque credere necessaria, per certi versi.
Una legge forse con numerose ambiguità e sostenuta da tante ideologie, ma che per la sua così importante e delicata tematica avrebbe meritato uno spazio più consono e più sereno, non di essere votata quasi con uno stratagemma tra un dpcm e l’altro, quando la gente non può capire e giudicare serenamente.
Una cosa ci piace sottolineare. Fin dai tempi della nostra fanciullezza, nelle scuole elementari ci insegnavano che gli uomini sono tutti da rispettare allo stesso modo… non contava il colore della pelle o la prestanza fisica o il genere sessuale o l’appartenenza a una religione piuttosto che un’altra. E noi bambini capivamo bene questo concetto, sembrava logico e naturale che fosse così
Facilmente possiamo ammettere, quindi, che i firmatari di questa legge non hanno scoperto niente di nuovo, ma hanno semplicemente ratificato ciò che i bambini di cinquant’anni fa avevano già capito serenamente.
Allora perché oggi tutta questa enfasi? Il sospetto viene pensando che forse i sostenitori di questa legge oggi l’abbiano caricata di tanta ideologia e innalzata ad un ruolo e un compito che risponde di più a un progetto politico che al naturale sentire della gente
E se da cinquant’anni a oggi il sentire delle persone sull’uguaglianza e contro ogni discriminazione ha fatto passi indietro o fuorvianti, certamente non è un buon segno, ma è intervenuto un “virus” (parola di moda oggi) fatto più di cultura ideologica che di aspetti naturali.
Un altro dubbio si fa avanti: ma ci vuole davvero una legge per superare e andare oltre ogni discriminazione? E siamo sicuri che questa legge sarà davvero il toccasana per cancellare dalle nostre culture e modi di essere tutte le forme di discriminazione?
Un dubbio che scaturisce dalle stesse tematiche inserite nella legge, che parla di omotransfobia, misoginia, e per lo più misure di prevenzione per motivi legati alla sessualità. Ma sappiamo che esistono, purtroppo, molte altre discriminazioni, quelle di carattere economico, ad esempio, quelle di ceto sociale, quelle sulle fedi religiose e via di questo passo…
Per questo il dubbio sul fondamento esclusivamente ideologico di questa legge non è così infondato, considerando che, tra l’altro, la stessa ideologia è una forma di discriminazione.
Sempre da piccoli cantavamo “Viva la Gente”, che inneggiava all’uguaglianza tra i popoli e le persone, senza tanti distinguo…forse un passo indietro negli anni, a volte, serve anche per andare più avanti, nella autenticità e nella sincerità delle culture e delle diverse radici valoriali.
Dep