Parte bene Papa Francesco nella sua terza Enciclica… “Fratres Omnes” (Amici tutti). Parte bene perché instaura subito un rapporto immediato, di amicizia e il “tutti” fa subito capire che non si rivolge solo ai cristiani o ai cattolici di tutto il mondo, ma a “tutti” gli uomini di buona volontà.
«Vi ho chiamati amici» dice Gesù nel Vangelo e il Papa «chiama amici» tutti gli uomini, non mette paletti o distinguo su idee, interpretazioni, culture, tradizioni. Un rapporto immediato, come ci ha ormai abituati Papa Francesco, quasi come metterci attorno a un tavolo per dialogare
Chi ha avuto modo di leggere già l’Enciclica, però, avrà subito capito che il termine “amici” di Papa Francesco non si confonde con il «vogliamoci bene»… anzi si leggono man mano che scorrono le pagine “sferzate” indirizzate al “nostro mondo”, denunciando equivoci, culture, ideologie, violenza, calcoli politici ed economici.
Lo fa con il suo stile di amicizia, il Papa, ma è fermo nella denuncia dei mali del nostro tempo, riservando, come è suo solito, particolare attenzione ai poveri e agli ultimi. Ma nemmeno possiamo leggere l’Enciclica solo con l’atteggiamento della denuncia. Il Papa va oltre.
La semplice denuncia, infatti, è anche troppo facile, ma Francesco va oltre… non solo “denuncia”, ma soprattutto “propone”. Propone una nuova “governance” del mondo intero, a cominciare dagli egoismi che portano alle guerre, dal fenomeno migrazioni, allo stesso sistema economico del nostro pianeta, alla ecologia, a quei valori della vita che dovrebbero essere l’architrave della società che si vuole costruire.
L’atteggiamento di Papa Francesco, in questa sua Enciclica è quello evangelico della correzione fraterna. Ci “prende in disparte” per dirci dove sbagliamo e proporci le scelte più giuste, nei nostri quotidiani stili di vita, ma anche nelle grandi scelte di tutta l’umanità.
“Prende in disparte” ciascuno di noi il Papa, ma nello stesso tempo non ha paura di “prendere in disparte” i potenti del mondo e soprattutto i grandi sistemi e le ideologie che non costruiscono il bene dell’uomo

Tutto questo non dimenticando naturalmente il “fratres omnes”, chiama tutti fratelli, nella consapevolezza che siamo tutti nello stesso cammino, al quale il buon Dio ha affidato quel “paradiso terrestre” che dovrebbe essere il nostro mondo, quel mondo quotidiano che viviamo giorno per giorno, ma anche quel mondo che racchiude i grandi cammini dell’umanità.
Non è difficile da leggere questa nuova Enciclica del Papa. L’ha ufficialmente firmata ad Assisi, proprio per invitarci ad assume lo stile di San Francesco nel leggerla e nel confrontarla con la nostra vita. Anche San Francesco parlava al cuore, con uno stile semplice, umile, capace di farsi capire da tutti… ma certo non “le mandava a dire”… come l’altro Francesco, come Papa Francesco!
Dep