Osservatorio 16-12 / Le lacrime del Papa

Hanno suscitato scossoni nel cuore le lacrime di Papa Francesco l’8 dicembre scorso, davanti alla statua dell’Immacolata a Roma, per il tradizionale omaggio in Piazza di Spagna. Lacrime per quella guerra in Ucraina che non vuole mai finire e per le guerre in tutto il mondo. Lacrime che portavano con sé una intera umanità, curva su sé stessa, che si affidava totalmente alla “Regina della Pace”.

«Avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino per la pace che da tempo chiediamo al Signore», così Papa Francesco si è rivolto alla Vergine Immacolata, «Invece devo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri, dei giovani di quella terra martoriata». Lacrime che certamente sono andate oltre il significato del momento, ma che hanno “raccontato” la fede di un Papa, (figura considerata tra le più autorevoli del mondo) che non ha esitato ad indossare tutta la povertà e l’umiltà di un semplice credente, che tante volte si sente impotente nel richiedere la grazia del Signore. Eppure sono lacrime importanti, perché non sono semplicemente “lacrime del Papa”, ma sono soprattutto “lacrime di fede”.

Quante volte anche nella nostra vita di battezzati ci sentiamo impotenti ed inadeguati nel chiedere una particolare grazia al Signore,…quello stesso Signore che ci ha detto: ”Se aveste fede come un granellino di senape…” Qualcuno potrebbe pensare che nemmeno la fede de Papa abbia la forza di quel “granellino di senape”… non vorremmo certo addentrarci in disquisizioni teologiche, ma la risposta sta proprio nella fede del Papa…che poi è la fede di ciascun battezzato.

Non presuntuosa, non da barattare, ma una fede che trova la risposta già nell’atto di chiedere la grazia al Signore. Per questo possiamo dire che le “lacrime del Papa” sono le nostre lacrime, sono le lacrime dei bambini che vediamo in televisione, sono le lacrime di Gesù Cristo stesso, che si addossa tutta l’umanità. Noi tutti non dobbiamo semplicemente attenderci una risposta…anche il Papa è stato “spiazzato”, ma dobbiamo soprattutto viverle, nella condivisione, nella partecipazione, nella consapevolezza della nostra fede piccola, nella domanda senza ricevuta di ritorno, ma nella certezza che è già esaudita… non secondo il nostro progetto, ma certamente nel progetto “giusto”!

Dep

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