Certo non si può star zitti di fronte all’omicidio di don Roberto… nello stesso tempo sentiamo solo una gran voglia di silenzio. Ci sono però diversi tipi di silenzio. C’è il silenzio che medita, il silenzio che prega, il silenzio che dimentica.
Dall’altra parte ci sono anche differenze di “parole”…le parole di rabbia, le parole di protesta, di polemica, ma anche le parole che raccontano.
Per quanto riguarda l’omicidio, certamente sarà la giustizia a decretare o meno la condanna, ma sappiamo anche che l’omicidio di don Roberto porta con sé tanti risvolti, tante provocazioni e tante riflessioni.
Anzitutto ci sembra giusto “conoscere” don Roberto. Chi sapeva, ad esempio, che ci sono centinaia di sacerdoti, anche solo in Italia, che ogni mattina si alzano alle sei e portano la colazione ai barboni, ai più poveri, a chi è solo?
Queste cose non le pensiamo… forse perché spesso fanno da contraltare a un’immagine paludata di Chiesa… eppure veniamo a conoscenza di questi grandi testimoni della carità che il più delle volte vengono ignorati come le stesse persone che assistono.
Gli stessi sacerdoti, con i loro ritmi e le loro abitudini a volte sentono i “don Roberto” lontani dai loro pensieri.
Bravi sacerdoti, che ogni mattina si alzano presto, recitano il breviario e celebrano messa, ma che mai si sognerebbero di far scaldare un po’ di latte e portarlo ai vicini di casa, alle persone che stanno accanto e che magari hanno dormito fuori tutta la notte.
Non è il nostro certamente un giudizio, caso mai un esame di coscienza e un “mea culpa”, nella consapevolezza che l’omicidio di don Roberto ha scosso tutti noi, non solo per l’efferatezza del gesto, ma soprattutto per la testimonianza del sacerdote di Como.
Di “don Roberto”, definito “martire della carità” ce ne sono migliaia in tutto il mondo, come ci sono migliaia di “martiri” che perdono la loro vita per la loro fede.
Da noi, almeno, un omicidio fa scuotere le coscienze, in tanti Paesi del mondo ormai la morte violenta di centinaia di religiosi e di fedeli laici non interessa più a nessuno. Probabilmente anche dell’omicidio di don Roberto tra poche settimane non si sentirà più parlare… già in questi giorni la notizia del suo omicidio è scivolata in fondo alle pagine social dei quotidiani.
In fondo tutti i giorni ormai si sentono notizie di omicidi e di violenze… stavolta di “originale” c’è un prete, il quale invece di “fare il prete” portava la colazione ai poveri… una scelta sua…!
Dep