Osservatorio 24-04 / Il vero “im-pegno”

Vedi il TG e senti delle grandi manovre finanziarie per la crisi economica in seguito alle chiusure per il CV19. L’Europa dibatte su quali soluzioni si possono adottare per ridare fiato alle aziende e ai singoli cittadini, il governo italiano che cerca le strade concrete per dare liquidità alle famiglie.

Nello stesso tempo, sempre al TG, senti che è aumentato il numero di coloro che portano i loro gioielli o beni preziosi al Banco dei Pegni per ritrovare la necessaria liquidità per sopravvivere.

Ma tra i gioielli è stato sottolineato che qualcuno è stato costretto ad “impegnare” anche la propria fede nuziale.

Fa certamente tristezza questo fatto, pensare che ci siano persone, coniugi che devono “privarsi” della loro fede nuziale per poter andare avanti a mantenere una famiglia, magari i figli, le loro stesse esistenze, non fa onore alla società di oggi e a tutto il sistema con cui si è fin qui costruita la qualità della vita e il progetto di sostentamento.

Ci si ferma a pensare un po’ tristi! Nello stesso tempo però, come in tutte le cose, si trova un insegnamento ancora più grande e da ciò che può essere visto come segno di sconfitta, scaturisce un valore più forte.

Quegli anelli sono “fedi”, che gli sposi si sono scambiati in segno di fedeltà, nella buona e nella cattiva sorte…allora viene in mente che quelle “fedi” in casi come questi diventano ancora di più il segno di un grande amore e di fedeltà

Sono “segni” e “doni” di vita, di tutta la vita, nei momenti belli e meno belli, in nome di quell’amore che i due sposi si sono scambiati, qualsiasi cosa sarebbe accaduto nella loro vita.
Mai avrebbero pensato di dover “privarsi” delle loro fedi (sperando solo per breve tempo), ma nello stesso tempo hanno capito che non è stata una privazione o una perdita, ma ancora di più un dono, una conferma di quell’amore che si sono scambiati il giorno del matrimonio.

La “fede” non viene mai meno, anzi il più delle volte si rinnova e si esalta proprio nel momento dell’offerta. Quei due sposi non l’hanno “impegnata” al Banco, ma l’hanno “im-pegnata” per il loro amore, per l’amore dei propri figli e delle loro famiglie, per quello che è davvero un “pegno” d’amore.

Certamente tutto questo non toglie la denuncia per una situazione sociale che oggi mostra tutti i suoi limiti, ma nello stesso tempo esalta quella “fedeltà” tra due sposi che è davvero per sempre.

E pensare che a volte due sposi si “tolgono” l’anello nuziale semplicemente perché sono “stufi di amarsi”… da un lato l’esaltazione di un valore nella difficoltà della vita, dall’altra la superficialità con cui ci si impegna per certi valori!

Dep

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