Tre lupacchiotti che ruzzolano nell’erba, inseguendosi e giocando alla lotta: chiunque abbia visto all’opera una cucciolata di cagnolini o micetti sa che questo è il modus operandi di milioni di piccoli di mammifero, di ogni specie, Canis lupus compreso. Quello che rende speciali gli animali ripresi dalla fototrappola è però il luogo: la radura dove sono stati filmati i tre lupi è nel cuore del Parco del Ticino, e loro sono i primi esemplari della loro specie (probabilmente) a essere nati sulle sponde del Fiume Azzurro da secoli a questa parte.
SCOPERTA Ad annunciare la scoperta è stato il direttore del Parco del Ticino, Claudio de Paola, al termine del convegno che si è svolto lo scorso venerdì 6 settembre al Centro Parco La Fagiana di Magenta. «L’attività di monitoraggio del lupo si svolgeva da tempo nel Parco – spiega De Paola – Tuttavia, solo ora c’è stata la conferma ufficiale del primo evento di riproduzione. I boschi del Ticino rappresentano un corridoio ecologico di particolare importanza per la fauna e da alcuni anni il nostro territorio è stato scelto dal lupo come via di transito fra gli Appennini e le Alpi».
Ora c’è un’ulteriore novità, l’evidenza di una coppia e di una cucciolata.
Dove si trovino esattamente i cuccioli, è un’informazione che il Parco ha deciso di non divulgare. Potrebbero essere però nei boschi attorno a Cassolnovo, dove nel 2017 fu verificata la presenza del primo esemplare di lupo in Lomellina dai primi anni del 1800; oppure potrebbero aggirarsi per i campi di Borgo San Siro, dove nel novembre 2023 è stato documentato uno degli ultimi avvistamenti sul territorio.
PRESENZA Ovunque sia, il lupo c’è e difficilmente se ne andrà, visto che trova cibo e riparo: «E’ ancora prematuro parlare di un nucleo stabile – conferma De Paola – ma di certo la presenza di prede selvatiche e di aree con ambienti boschivi ben conservati e poco disturbati ha contribuito a questo ritorno. Il lupo trova nel territorio del Parco abbondanza di cinghiali e caprioli, nonché di nutrie, che sembra apprezzare, diventando così il più importante regolatore degli equilibri numerici di molte specie». La convivenza con questo mammifero, e il rispetto dei suoi e dei nostri spazi, sembra l’unica strada da percorrere per chi vive sulle sponde del Ticino: d’altra parte, ormai, anche i lupi sono letteralmente figli del Fiume Azzurro.
Alessio Facciolo