Bestiario / Un castoro nel Ticino

Un castoro nel parco del Ticino, a pochi chilometri dalla Lomellina, territorio dal quale è assente da secoli. Sembrava essere l’inizio di una bella storia il ritrovamento di un esemplare di castoro in un’ansa del Fiume Azzurro nei pressi di Cuggiono, comune del Milanese: l’animale, ferito e con un’infezione batterica in corso, è stato portato al centro Lipu La Fagiana (Magenta) dove, nonostante le cure, è però morto qualche giorno dopo.

Sull’esemplare di Cuggiono sono stati disposti gli esami genetici per cercare di capirne la provenienza: il castoro, che è il roditore più grande d’Europa, in Italia non è infatti un animale molto diffuso. Anzi, si può dire che sia “risorto” da pochissimi anni. Nel 2018 una fototrappola nel Tarvisiano, alto Friuli, riprese qualcosa che all’epoca lasciò di stucco i membri della comunità scientifica italiana: parliamo ovviamente di un castoro. Non come vedere un dinosauro, ma quasi, con le dovute proporzioni: il Castor fiber, o castoro euroasiatico, allo stato selvatico in Italia era estinto dal 1600. L’esemplare del Tarvisiano (che nel mentre ha anche messo su famiglia) proveniva dall’Austria, dove la specie è radicata e in espansione:

felici di poter annoverare nuovamente il castoro nella fauna italiana, i naturalisti si misero in attesa di nuove segnalazioni.

Che nel 2021 arrivarono… ma da un luogo totalmente inaspettato, lontanissimo dal Friuli e dalla frontiera: ovvero dalla Toscana. Alberi rosicchiati, dighe, impronte: il castoro era anche lì, impossibile negarlo, e le prove raccolte in seguito (avvistamenti, filmati, esemplari investiti dalle auto) ne confermarono la presenza in un’area ampia tra la Toscana e l’Umbria, dove si era anche riprodotto. Ma come ci è arrivato il castoro in centro Italia? Ancora non si sa: l’ipotesi più probabile è quella di un’immissione non autorizzata, ma da parte di chi e a quale scopo è un mistero. Con il nucleo “toscano” in continua espansione (gli esemplari sono ormai una quarantina), le segnalazioni non hanno fatto che aumentare: in Romagna, nelle Marche, in Abruzzo, Molise, Campania, ma anche a nord, da parte di animali in arrivo da Austria e Svizzera. Probabilmente da oltreconfine proviene infatti il castoro fototrappolato un anno fa nella riserva di Fondotoce, sul lago Maggiore, bacino idrico di cui il Ticino è emissario. E quindi torniamo allo sfortunato castoro di Cuggiono, cui solo gli esami genetici potranno dire se si tratta di un esemplare rilasciato o fuggito oppure se sia il primo “migrante” di una ricolonizzazione del Fiume Azzurro.

Alessio Facciolo

Le ultime

Vigevano, dalle opposizioni fronte unito per le dimissioni

Dall’estrema sinistra ai sovranisti, tutti in marcia per chiedere...

Gambolò, sconti per la mensa scolastica

Due assemblee con i genitori a distanza di pochi...

Invisibili / Senza fissa dimora, i nuovi “lebbrosi”

Ci sono persone che sono talmente marginali che neppure...

Lourdes, una carezza sul cuore

«L’oscura cavità s’illumina e, in quella luce, un sorriso,...

Login

spot_img