“L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore” è uno di quei libri che tutti/e dovrebbero avere in casa. Perché Michela Marzano, che conosce bene l’arte di parlare di sé, delle proprie esperienze, vicende, emozioni per spiegare, poi (insieme) sentimenti universali in cui è impossibile non riconoscersi, nel libro riesce a mettere dentro tutto quanto.
E ci riesce con la facilità di chi conosce una filastrocca a memoria e, padroneggiando la cosa, la recita, cantando. Marzano, che ha studiato alla Scuola normale superiore di Pisa, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia, è autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica. E’ direttrice del Dipartimento di scienze sociali e professore ordinario all’Université Paris-Descartes, dirige una collana di saggi filosofici. In questo libro parla dell’amore, tralasciando banalità, avendo il coraggio di dire anche cose scomode, ma che poi assesta dando loro significanza nella pagina nella quale sono state inserite. Marzano è convinta che, con le teorie, con i libri l’amore, c’entri poco, niente.
L’unico amore che vale la pena di essere raccontato è quello quotidiano, reale, concreto, di tutti i giorni.
L’autrice è capace di volgere su di sé uno sguardo spesso spietato. «I dialoghi tra me e me sono i più duri» scrive. Nelle pagine il suo sguardo indagatore, molto coraggioso, limpido riesce a vedere al di là dei nostri ristretti confini personali, ci coinvolge, ci emoziona, ci conquista. Ed è fatta: non si riesce a posare il libro. Le pagine scorrono veloci e la lettura divora le pagine. Soprattutto i capitoli “Da bambina, l’amore lo sognavo”, “Quando meno te lo aspetti” e “Ognuno si porta dentro un segreto”: proprio così. E, avverte, Marzano, passa la vita a girarci intorno. Talvolta se ne parla, altre lo si sfoggia, lo si nega. Eppure è sempre quel segreto che spiega tutto quello che si vive: in fondo, l’amore, è quel segreto che ci portiamo dentro. Bambina in attesa del principe azzurro, poi donna troppo romantica, ma anche amante capace di non farsi troppe illusioni, fino all’incontro con l’uomo che diventerà suo marito, la vita di Michela apparentemente non è diversa da quella di tante altre donne di oggi; forse è anche per questo che avere in casa “L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore” vuole dire andare a leggere qua e là, a cercare nei capitoli ciò di cui si ha bisogno: perché lo si trova. Meraviglioso, vero?
Isabella Giardini