Mappamondo / Sfide da affrontare per l’Europa

Le imminenti elezioni europee rendono necessaria una riflessione sulle sfide che è chiamata ad affrontare l’Europa nei prossimi mesi.

Oltre alla transizione verde, alla crescita della digitalizzazione e alle conquiste sociali, noi europei dovremo far fronte a quattro scenari estremamente complicati: la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente, l’immigrazione fuori controllo e la debolezza dell’Unione. Questo senza contare le conseguenze del voto americano, che potrebbero modificare gli equilibri nel nostro continente. Sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina l’Ue oscilla tra una posizione di difesa a oltranza degli ucraini, ultimamente più a parole che con l’invio di armi, e un atteggiamento critico nei confronti di Zelensky, passando per la proposta di Macron schierare le truppe sul confine polacco.

L’idea di allargare il conflitto a tutta l’Europa non può che far paura. Il concetto di guerra in sé è sparito dalla nostra sensibilità ormai da molti anni. Ci inorridiscono i numerosi morti di Gaza, però pensiamo che la soluzione per fermare Putin sia quella di fronteggiarlo con ogni mezzo. Contraddizioni, queste, dell’epoca in cui viviamo. Il Medio Oriente è un altro scenario su cui l’Unione Europea dovrà confrontarsi. L’instabilità nel Mediterraneo, accentuata dalla crisi a Gaza, aumenterà i flussi migratori.

Alcuni paesi europei hanno dimostrato la loro incapacità a favorire coesione e integrazione. Francia, Belgio, e ultimamente Svezia, sono gli esempi più evidenti di un fallimento in questo senso.

L’ultima sfida è legata al progressivo indebolimento dell’Europa a livello geopolitico, e in parte economico. L’Asia e gli Stati Uniti rimangono i più forti. Alcuni paesi emergenti stanno scalando le classifiche macroeconomiche. Noi europei fatichiamo a rimanere al passo con i tempi.

L’eccessiva burocratizzazione, le imposizioni di una omologazione dannosa nei confronti delle identità locali, certe politiche poco comprensibili per molti cittadini europei non fanno altro che aumentare lo scetticismo nei confronti di un’Europa la cui unità non dovrebbe essere messa in discussione se ci sta a cuore la nostra sussistenza. Tuttavia la struttura dell’Unione andrebbe profondamente rivalutata. Solo così le nuove generazioni non smetteranno di credere in questo progetto nato anche grazie all’Italia oltre sessantacinque anni fa.

Matteo Re, docente Università di Madrid

Le ultime

Festival delle trasformazioni, si parte

Il Festival delle Trasformazioni racconta “La società, l’Ia, e...

Vietti si prende la Francia

Lo sport come strumento per superare ogni barriera. Dallo...

Assemblea diocesana alla Bozzola

C’é attesa per venerdì 27 settembre a partire dalle...

Ai Frati Cappuccini stagione tra spiritualità e risate

Si apre il sipario sulla stagione teatrale al Teatro...

Login

spot_img