Pensando all’Inghilterra la prima città che viene in mente è Londra. Se foste nella capitale inglese con tempo da dedicare a un paio di escursioni, vi direi di prendere il treno e andare a visitare due mete tra loro vicine e affascinanti: la città di Bath e la leggendaria Stonehenge.
La vivace Bath, città universitaria denominata “Aquae Sulis” durante l’impero romano, ha nella sua abbazia un pregevole esempio di stile gotico perpendicolare che colpisce per la sua luminosità, dovuta alle grandi vetrate e alla slanciata struttura interna. Bath si sviluppa intorno al fiume Avon, le cui rive sono collegate da diversi ponti e il più famoso di questi è il Pulteney, opera di fine Settecento in stile palladiano. Gli amanti dell’architettura resteranno anche ammaliati dal complesso residenziale del Circus, in stile georgiano che prende il nome dalla sua caratteristica forma circolare e dal Royal Crescent, altro imponente centro residenziale che con la sua composizione a mezzaluna si sostiene volesse alludere alla massoneria. Il luogo imprescindibile di Bath è però il complesso delle Terme Romane.
Questo sito archeologico è un qualcosa di unico in quanto è ancora possibile ammirare un impianto termale del 75 d.C. vedendo l’acqua scorrere al suo interno, con una struttura che, se pur restaurata e in parte modificata, mantiene con onestà buona parte delle sue forme originali.
A una quarantina di chilometri da Bath si trova invece Stonehenge, il celebre cerchio megalitico risalente a circa 4.600 anni fa che è stato, ed è ancora oggi, uno dei più avvincenti misteri dell’archeologia, perchè si possono solo far supposizioni sul reale scopo per cui fu realizzato. Sito funerario? Luogo di preghiera? Non è facile a dirsi. Dei materiali di questo sito Unesco non si ha certezza della provenienza. Parte delle pietre sono locali: quelle in arenaria, le “pietre blu” invece, così chiamate per i riflessi che emettono, potrebbero perfino arrivare dal Galles, a circa 300 chilometri! Vi consiglio di avventurarvi nel percorso che si snoda intorno ai megaliti, e permette di raggiungere altre zone dove le ricerche archeologiche hanno fatto interessanti scoperte come il “gemello” in legno di Stonehenge, Woodhenge, e il sito delle Durrington Walls. Trovate la puntata dedicata nel mio podcast, Taste of Art, disponibile su tutte le piattaforme di ascolto.
Francesco Nocito, archeologo e podcaster