In questo clima uggioso esiste un luogo a non troppa distanza da noi capace di risplendere anche in assenza di sole, grazie ai luminosi mosaici che rivestono molti dei suoi più famosi siti storici: parlo di Ravenna, città che è stata capitale di ben tre antichi regni (romano, ostrogoto e bizantino) dove i suoi luoghi più celebri sono entrati nel circuito dei siti Unesco nel 1996.
In centro la basilica di Sant’Apollinare Nuovo è sicuramente la prima meta. Le tre fasce di cicli musivi che decorano la navata centrale sono l’esatto esempio di ciò che rappresenta Ravenna: un nodale polo culturale e artistico che nel corso dei secoli ha subito influenze diverse. Le decorazioni sono sia a carattere religioso sia di palazzi e città . Ancor più caratteristica è però la basilica di San Vitale. Particolare è la pianta dell’edificio, a base centrale ottagonale; nella decorazione del presbiterio si può osservare qualcosa di davvero raro: scene bibliche e simboli cristiani si alternano a immagini dell’imperatore Giustiniano e di sua moglie Teodora, seguiti entrambi da sfarzosi cortei. A poca distanza il mausoleo di Galla Placidia, luogo intimo e suggestivo, riesce a emozionare più di tutti. Alzando gli occhi al soffitto pare di essere sotto un cielo notturno puntellato di stelle.
Edificato a metà del V secolo, avrebbe dovuto ospitare le spoglie della figlia di Teodosio il Grande, madre di Valentiano III e reggente in luogo del figlio, imperatore romano d’Occidente. In realtà Galla fu sepolta non a Ravenna ma a Roma.
Spostandovi poi nel battistero Neoniano, di forma ottagonale, vi troverete di fronte a un unicum per ciò che concerne l’arte paleocristiana e bizantina. È da annoverare tra gli edifici battesimali antichi meglio conservati al mondo. Il suo fiore all’occhiello è la cupola, tripartita in fasce che sembrano delle ruote pronte a muoversi intorno al clipeo centrale. Uscite poi dalla città e dirigetevi a Classe, per visitare la prima vera basilica dedicata a Sant’Apollinare. Più semplice nelle decorazioni a mosaico, ha nel catino absidale il culmine della sua bellezza, dove al di sotto della rappresentazione della trasfigurazione sul Monte Tabor si può riconoscere al centro la figura di Apollinare. Non va dimenticato che Dante Alighieri a Ravenna ha trovato riposo ed è possibile visitare la sua tomba. Trovate la puntata dedicata a Ravenna nel mio podcast, Taste of Art, disponibile su tutte le piattaforme di ascolto.
Francesco Nocito, archeologo e podcaster