Taste of Art / Val d’Orcia tra arte e natura

È arrivata la primavera e in questo periodo di feste e ponti la Toscana resta un’ottima meta dove trascorrere del tempo tra arte e natura.

La Val d’Orcia è sempre molto gettonata (e tra i suoi borghi quello che più amo è Pienza, la “Città Ideale” del Rinascimento di Papa Pio II) ma, quasi al confine con il Lazio, non lasciatevi sfuggire Pitigliano, soprannominata la “Piccola Gerusalemme”. Pitigliano, nel sud della Maremma, edificato su uno sperone di tufo che si erge a strapiombo creando un’immagine da togliere il fiato, pur avendo origini etrusche viene soprannominato “piccola Gerusalemme” perché nel XV secolo una numerosa comunità ebraica, attiva e ben radicata anche nei secoli seguenti, aveva messo in questo borgo le sue radici. Ancora possibile raggiungere il quartiere ebraico, dove c’è la sinagoga.

Oltre alle antiche origini etrusche, e alle influenze ebraiche, il borgo ha vissuto importanti periodi di splendore anche durante l’epoca romana e quella rinascimentale, come può attestare il Palazzo Orsini, edificio fatto restaurare dall’omonima famiglia romana tra il Quattrocento e il Cinquecento, quando furono signori della città, che ospita al suo interno il Museo Archeologico e il Museo del Palazzo. Risalendo poi verso Pienza si capisce dove inizia la Val d’Orcia. Di colpo, come dal nulla, colline con campi curati come se fossero piccole, inimitabili, opere d’arte, appaiono alla vista incorniciando antichi casali e borghi. Queste colline sono davvero opere d’arte: basti pensare che dal 2004 sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per la loro unicità e bellezza; il centro storico di Pienza, invece, ancora prima era entrato nella famosa lista: nel 1996. Papa Pio II Piccolomini era nato qui, ed era così affezionato al suo luogo di origine da volerlo rendere un vero gioiello che, per bellezza, potesse competere che le più note Firenze e Siena.

Affidando i lavori a Bernardo Rossellino, in circa quattro anni Pienza divenne uno dei più pregevoli emblemi del Rinascimento. Il cardine di questo rinnovamento era stata la Piazza dedicata a Pio II, dove si trovano le quattro architetture principali del Borgo: il Palazzo Piccolomini, il Duomo, il Palazzo Comunale e il Palazzo Vescovile (conosciuto più comunemente come Palazzo Borgia). Prima di lasciare il borgo, se siete dei cinefili, non potete non scattarvi una foto nel vicino, e famoso, viale con i cipressi, famoso per essere stata la location di una delle scene più iconiche de “Il Gladiatore”. Trovate la puntata dedicata a Pitigliano e Pienza nel mio podcast, Taste of Art, disponibile su tutte le piattaforme di ascolto.

Francesco Nocito, archeologo e podcaster

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