È in libreria giusto in tempo per le strenne natalizie “La signora con il cagnolino bianco”, undicesima avventura di Sambuco e Dell’Oro, gli investigatori usciti dalla fantasia di Alessandro Reali.
L’ARTISTA Nato a Pavia il 4 febbraio 1966, Reali è un pavese autentico, che ama il suo territorio: soprattutto quello lomellino, dato che ha trascorso gran parte della sua giovinezza a Sannazzaro, dove lavora. «É una storia abbastanza complessa – spiega l’autore, una delle colonne portanti dei Fratelli Frilli editori, specializzati in gialli e noir ambientati nelle province di tutta Italia – in cui ho cercato, partendo dell’omicidio di una prostituta negli anni 90, di raccontare alcune vicende ispirate al periodo di Tangentopoli».
Ovviamente i personaggi sono inventati, ma molti riferimenti veri, verificati e giustificati nelle note.
IL TESTO L’ambientazione è come sempre il territorio della provincia di Pavia. Sambuco è in buona forma e sempre molto riflessivo; Dell’Oro molto amaro e con sfumature di dolcezza inaspettate, per uno come lui. Il racconto giallo, attraverso l’indagine nel presente, mette in evidenza un certo malcostume e certe infiltrazioni malavitose sempre presenti nella società italiana. Alla fine, come in ogni giallo, verrà svelato anche l’arcano che spinge Matilde (la signora con il cagnolino bianco) a chiedere a Sambuco di indagare sui motivi che spinsero suo fratello, politico socialista accusato di corruzione, al suicidio. Come negli altri episodi della saga non mancano molti riferimenti geografici ed enogastromici al territorio. Un ideale regalo di Natale per gli amanti del giallo, con una suspense che terrà il lettore incollato alle pagine fino all’ultima riga.
Davide Zardo