Teatro Cagnoni, il futuro fra palco e streaming

La situazione del mondo dello spettacolo è critica. Nel 2020 si è registrato un calo del 70% degli eventi e un calo degli ingressi del 72,90%. Sono quindi emersi nuovi prodotti realizzati per essere fruiti in streaming. Uno dei più noti al momento è quello proposto da TvLoft – piattaforma online che offre contenuti freemium, quindi alcuni gratuiti e altri a pagamento previo abbonamento o ticket singolo – che ha lanciato Tutta Scena – Il Teatro in camera: 8 spettacoli per ricordare al pubblico la bellezza del palcoscenico. Uno scenario che presto potrebbe vedersi anche sui palchi ducali. Per avere una visuale sul mondo del teatro vigevanese, abbiamo contattato Sara Brasca, Presidente dell’Associazione Amici del Teatro Cagnoni di Vigevano.

Sara, come Presidente dell’Associazione Amici del Teatro Cagnoni Vigevano, cosa pensi dei progetti in streaming creati per rispondere alla chiusura dei teatri?

Sara Brasca

«Credo che il teatro debba essere hic et nunc. Un attore il pubblico in sala lo sente e non solo quando ride o quando applaude: ne percepisce la presenza, il calore, il fiato sospeso. Luigi Allegri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università di Parma, in Prima lezione sul teatro racconta di portare in classe un teatrino di legno e cartone e di chiedere agli studenti di togliere tutto ciò che non è essenziale: via l’arco di proscenio, via le quinte, via il fondale, via le scenografie, via le luci. Quello che resta è soltanto “uno spazio, un tempo e un’azione”. Ebbene, io penso che lo spazio e il tempo del web mal si adattino al teatro. Tuttavia, sarei disposta a pagare un biglietto online nella prospettiva di sostenere un settore abbandonato. Auspicherei una forma mista: fruizione in presenza e online. Questo permetterebbe anche a chi è più fragile di assistere da casa, sentendosi più al sicuro. A tal proposito, ci siamo impegnati a condividere i nostri contenuti sul nostro canale YouTube (Associazione Amici Teatro Cagnoni ndr) e sulla nostra pagina Facebook (Associazione Amici del Teatro Cagnoni Vigevano ndr), per offrire approfondimenti e curiosità sul mondo del teatro con #laCulturaCura creato da ReteCultura Vigevano».

Parliamo di Facciamo Luce Sul Teatro.

«L’iniziativa è stata lanciata da Unita (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo) per far luce sui lavoratori dello spettacolo, da un anno fermi e spesso senza ristori. Nel caso del Teatro Cagnoni è stata fondamentale l’adesione da parte dell’amministrazione comunale, quindi ringraziamo il sindaco Ceffa, l’assessore Sala e il personale del Teatro. Come Associazione abbiamo dato massimo supporto nella promozione dell’iniziativa, offrendo lo spunto di scattare una foto taggandoci. La cosa più bella è stata vedere l’emozione negli occhi dei passanti che, anche se solo dall’esterno, hanno potuto rivedere il teatro acceso e quindi vivo. Ancora una volta si è dimostrato che la cultura unisce il Paese e per questo è qualcosa a cui mai si dovrebbe rinunciare».

L’Associazione sta lavorando a un progetto per dotare il teatro delle apparecchiature necessarie allo streaming. Puoi dirci di più?

«In questi mesi di chiusura abbiamo pensato, in accordo con l’amministrazione, a come migliorare il Teatro anche da un punto di vista tecnico e tecnologico. Ci siamo confrontati con le altre realtà che frequentano il Teatro e abbiamo rilevato che, durante gli eventi di beneficenza, diverse associazioni hanno la necessità di noleggiare la strumentazione tecnica. Vorremmo quindi garantire la presenza delle attrezzature in loco, in modo da destinare una somma maggiore alle cause cui sono dedicate le serate. Un’altra necessità è dotare la sala e il ridotto della strumentazione adatta a trasmettere gli eventi in streaming».

Pensando al futuro. Quali sono le nuove iniziative in cantiere?

«La prima è la raccolta fondi In Memoria di Tina Bertoni: abbiamo chiuso la rendicontazione a fine 2020 e investito i 755 euro raccolti nell’acquisto di libri sul teatro per bambini, che doneremo alla Biblioteca dei Ragazzi. In secondo luogo, ad agosto abbiamo fatto restaurare il velario “L’assedio di Vigevano” di Garberini, esposto in occasione dell’inaugurazione della stagione e del concerto di Capodanno. Intendiamo, inoltre, realizzare una pubblicazione sulla storia dei due velari – in teatro si conserva anche “Festa sul Ticino” – per restituire alla cittadinanza un pezzo di storia. Abbiamo anche qualche novità per quest’estate, con un occhio di riguardo ai bambini. Infine, vorremmo realizzare delle visite guidate sui velari, dato il successo delle visite teatralizzate Aperitivo con la Duse del 2019. Non smetteremo di essere presenti anche sui social: abbiamo recentemente lanciato il sondaggio “La stagione sognata” per far scegliere al pubblico gli spettacoli da approfondire. Presto arriverà la prima video conferenza».

Annunziata Asaro

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