Ripartire da dove ci si era lasciati, da quella commedia e da quella “tournee” interrotte a causa della pandemia e mai più riprese. Almeno, fino a ora: tornerà a calcare le scene dal prossimo inverno il Gruppo Teatrale San Martino, storica compagnia dialettale di Tromello i cui spettacoli in vernacolo lomellino hanno reso più vivaci, a partire dagli anni ‘70, le festività natalizie all’ombra del Torrione. Questo fino al 2020, quando la diffusione dei contagi da Covid19 ha imposto lo stop a tutte le attività culturali, esibizioni teatrali comprese. Così, gli attori e le attrici della San Martino sono stati costretti a interrompere a metà il ciclo di repliche di “La farina dal diaul la finisa in crusca”, iniziate solo poche settimane prima.
SI RIPARTE Tre anni dopo, quella commedia e quei cinque spettacoli mancanti saranno il punto di partenza per il rientro sul palcoscenico. «Abbiamo cominciato la scorsa settimana a incontrarci e a riprendere in mano il copione – rivela Matteo Gazzotti, una delle anime della compagnia tromellese – ovviamente con qualche aggiustamento: ad esempio, alcuni attori bambini non erano più credibili nella vecchia parte…». Ma al netto dei “recasting” obbligati, lo spirito della compagnia si è mantenuto intatto. «Ci sono tante età diverse al nostro interno – spiega Gazzotti – si va dagli attori più anziani al gruppo dei quarantenni-trentenni, passando poi ai ventenni e ai giovanissimi. Questo ci porta a scegliere spettacoli che ci diversificano un po’ dalla “classica” comicità dialettale stile Legnanesi, magari con uno stile più brillante».
PER TROMELLO Quello che accomuna tutti è l’affetto per Tromello, il paese d’origine della compagnia e da dove si è voluto fortissimamente ricominciare: da quest’anno la “casa” della San Martino è la sala polifunzionale Nautilus, messa a disposizione dall’amministrazione comunale per gli spettacoli. Possibilità di andare in trasferta ci sono e ci saranno, ma la “prima” non poteva che essere nel borgo lomellino: «Al momento stiamo provando in alcuni spazi all’interno delle scuole medie, mentre per le ultime prove ci sposteremo al Nautilus. Abbiamo in programma un paio di week end a partire da metà febbraio, entro fine mese definiremo con più precisione le date. Probabilmente poi porteremo lo spettacolo anche fuori: abbiamo contatti per andare all’Angelicum di Mortara, al Martinetti di Garlasco, ma, nonostante qualche difficoltà, abbiamo voluto ripartire da Tromello. Per fortuna abbiamo trovato la disponibilità dell’amministrazione e del Nautilus».
BENEFICENZA Durante la pausa forzata della pandemia, la compagnia teatrale aveva aperto un canale YouTube dove aveva caricato tutte le esibizioni registrate durante la propria ultradecennale storia. Manca solo l’ultimo, che sarà filmato (e probabilmente caricato) non appena sarà riproposto in scena. Il ricavato, conferma Gazzotti, andrà in beneficenza: «Come abbiamo sempre fatto vorremmo supportare delle realtà locali, anche se non abbiamo ancora deciso chi di preciso. A tal riguardo, ci stiamo anche organizzando per costituirci come Odv (Organizzazione di volontariato, ndr), in modo da essere riconosciuti come ente del Terzo settore». “La farina dal diaul”, insomma, stavolta non finirà in crusca, ma servirà a fare del bene.
Alessio Facciolo