Tribunale ecclesiastico, cosa fa e di cosa si occupa

Quali sono i compiti del Tribunale Ecclesiastico Diocesano (Ted) e di cosa si occupa? L’Araldo ha chiesto a don Alessandro Gallotti, Vicario Giudiziale, di presentarne l’attività.

RILIEVI PREVISTI La Chiesa è una comunità di vincoli spirituali, che sussiste e permane in virtù di un misterioso principio di unità trascendente le forze umane: lo Spirito del Signore Gesù Cristo Crocifisso e Risorto. Ma non è meno certo che sia costituita in questo mondo come popolo e società, composta da uomini soggetti a tutte le limitazioni della condizione umana caduta e redenta, tra cui la possibilità di incorrere nell’errore e nell’ingiustizia. Le comuni esigenze di organizzazione giuridica della vita sociale non sono estranee alla vita della Chiesa; e sarebbe poco prudente – e presuntuoso, contrario alla vera speranza cristiana – disconoscerle. Non è estranea alla Chiesa (cf. 1Cor 6,1-9) la necessità di disporre dei mezzi necessari per tutelare adeguatamente la giustizia delle relazioni sociali al suo interno, riconoscendo e stabilendo i doveri e i diritti che spettano ai fedeli, ossia a tutti i battezzati, nella vita ecclesiale. A tale finalità fa riferimento il can. 221 del Codice di Diritto Canonico quando, nei suoi due primi paragrafi, riconosce il diritto fondamentale dei fedeli di rivolgersi al foro (cioè al Tribunale) ecclesiastico competente per rivendicare la tutela effettiva dei propri diritti, e di essere giudicati a norma del Diritto. Lo strumento giuridico attraverso cui nella Chiesa sono garantiti i diritti dei fedeli è il processo canonico, l’istituzione giuridica per mezzo della quale la situazione materiale in cui un fedele si considera ingiustamente leso diviene oggetto di giudizio e, pertanto, di tutela giuridica. Nel processo si esprime la giurisdizione che i Giudici e i Te esercitano per risolvere i conflitti. Il processo inizia con l’esercizio legittimo dell’azione di un soggetto nei confronti di un altro dinanzi al Te, e comporta una serie di atti giuridici logicamente connessi – realizzati sotto la direzione del Giudice e nei termini e con i requisiti formali stabiliti dal Diritto – che terminano con la sentenza che risolve la controversia.

Il Codice di Diritto Canonico regola il processo nel libro VII, che riporta le norme fondamentali del Diritto processuale canonico.

TRIBUNALI ECCLESIASTICI È evidente che non può esservi processo senza l’organo giurisdizionale competente dinanzi al quale una parte formula contro un’altra un atto formale, col quale si invoca la potestà giudiziaria della Chiesa per la soluzione di quanto domandato secondo Diritto. Questo organo giurisdizionale è proprio il Te. I titolari della potestà giudiziaria nella Chiesa sono il Romano Pontefice e il Vescovo diocesano. Sebbene essi possano esercitare personalmente la potestà giudiziaria, ordinariamente essa viene esercitata attraverso i Giudici e i Tribunali che partecipano della loro potestà conformemente alle norme stabilite dal Diritto (cf. can. 135 §3). Inoltre, l’organizzazione giudiziaria della Chiesa segue il principio della pluralità dell’istanza, vale a dire la possibilità di appellarsi o ricorrere alla sentenza di un Tribunale dinanzi a un altro Tribunale di grado superiore, affinché si pronunci sulla stessa questione, così da garantire un grado maggiore di giustizia della sentenza. Alla luce di questo principio, esistono nella Chiesa diversi tipi di Tribunali: Tribunali di prima istanza, di seconda istanza e Tribunali della Sede Apostolica. Il Ted è un Tribunale di prima istanza.

IL DIOCESANO Tutte le diocesi devono avere un proprio Tribunale di prima istanza. Il Giudice di prima istanza in ciascuna diocesi è il Vescovo diocesano (cf. can. 1419). Egli, sia per motivi di opportunità pastorale che di specializzazione, esercita la sua potestà giudiziaria per il tramite di un Vicario giudiziale, di sua nomina. Sempre su nomina vescovile, appartengono all’organico del Tribunale il Promotore di giustizia e il Difensore del vincolo, entrambi con funzioni di tutela dell’interesse pubblico della diocesi al pari del pubblico ministero nell’ordinamento giudiziario statale, e il Notaio che è di necessario supporto amministrativo per lo svolgimento della funzione giudiziaria. La finalità del Ted è, dunque, quella di aiutare il Vescovo ad affrontare le questioni che esigono l’esercizio della sua potestà di governo giudiziaria. Da questo punto di vista, il Ted ha compiti specifici e, su incarico e a nome del Vescovo, può occuparsi di processi penali, quali per esempio: di accertamento di delitti e conseguente assegnazione o dichiarazione di pene canoniche; in contese fra fedeli. Sempre su incarico e a nome del Vescovo, il Ted può occuparsi anche di altre questioni di natura non penale; tra queste rientrano alcune cause matrimoniali, quali ad esempio: la richiesta di dispensa pontificia per lo scioglimento del matrimonio “rato et non consummato” o “in favorem fidei”; le rogatorie in processi di nullità matrimoniale; il procedimento di separazione canonica tra i coniugi. Possono, infine, rientrare nella competenza del Ted, sempre a discrezione del Vescovo, anche: le cause di beatificazione/canonizzazione, nella loro fase diocesana (per l’attestazione di un martiro, per l’accertamento dell’eroicità delle virtù, per l’esame di presunti miracoli); i procedimenti che riguardano la perdita dello stato clericale; le consulenze da offrire a quei fedeli che chiedono una verifica della validità canonica del loro matrimonio. Pur facendo parte della Curia vescovile, il Tribunale Ecclesiastico Diocesano è organizzato in modo autonomo ed ha un proprio Regolamento. Per quanto attiene alla sua funzionalità e organizzazione, la direzione spetta al Vicario Giudiziale. Per quanto concerne, invece, gli aspetti contabili-gestionali ci si riferisce all’Ufficio Amministrativo, sotto la direzione del Moderatore della Curia. Il Ted della nostra diocesi è così strutturato: Vicario Giudiziale, don Alessandro Gallotti; Promotore di Giustizia, don Paolo Scevola; Difensore del Vincolo, don Paolo Lobiati; Notaio, don Lorenzo Montini. La sede è presso la Curia Vescovile, in Piazza Sant’Ambrogio 14. I contatti sono: tel. 0381691389 – email: tribunale@diocesivigevano.it

don Alessandro Gallotti
Vicario Giudiziale

Le ultime

Incidente mortale a Gravellona, due vittime

Una donna di 52 anni di Cassolnovo e un...

Osservatorio 14-02 / Scossoni emotivi

Tablet acceso, video musicale in corso di riproduzione e...

Elachem, contro Cento una maglia speciale per dire no ai tumori

Non si potrà mancare il 16 febbraio al PalaElachem...

Case, è l’ora di comprare

Avere un tetto sopra la testa non è, spesso,...

Login

spot_img