Vigevano celebra Dante Alighieri con la preghiera dei superbi. Dantedì anticipato, alla chiesa di Santa Maria della Neve: venerdì 22 marzo, alle ore 21, nella storica chiesetta vigevanese si rinnova l’ormai consueto appuntamento (organizzato anzitempo per non interferire con i riti della Settimana Santa) di lettura e commento di un passo della Divina Commedia per ricordare non solo il “padre” della lingua italiana, alla quale la ricorrenza è dedicata, ma anche Bianca Garavelli, dantista e intellettuale ducale scomparsa anzitempo.
PURGATORIO «Quest’anno con Verso la luce divina, si è scelto di riproporre il canto XI del Purgatorio – spiegano gli organizzatori di Rete Cultura e biblioteca civico (in collaborazione con Rotary Cairoli, Cantica Organi e Confraternita della Morte) – è uno dei più significativi dell’intera opera, come viene puntualmente segnalato dall’ottimo commento di Bianca, irrinunciabile punto di riferimento per una chiara e approfondita comprensione dei versi danteschi». Un canto, quello scelto, che risulta estremamente interessante sotto due punti di vista: uno teologico e l’altro autobiografico, legato alla vita del fiorentino. Infatti la prima parte di Purgatorio XI, ambientato nella cornice dei superbi, presenta una rilettura in chiave poetica della preghiera del Padre Nostro, di cui Dante Alighieri realizza una versione arricchita e potenziata a livello teologico- dottrinale.
SUPERBIA «Ma ancora più sorprendente – è il commento degli organizzatori – e quanto mai efficace per il modo in cui si imprime nella mente del lettore, è la descrizione della punizione a cui sono sottoposti i superbi, ossia tutti coloro che, nel corso della propria esistenza, hanno avuto la presunzione di credersi migliori degli altri, sia in ambito professionale, sia nell’insieme generale dei rapporti umani. Per stigmatizzare questo tipo di peccato Dante mette in campo tutte le risorse di cui dispone, delineando ambienti, personaggi e situazioni divenuti ormai emblematicamente immortali. Ciò che comunque colpisce maggiormente di questi versi, che Bianca Garavelli ha interpretato con la consueta acutezza e profondità, è il particolare coinvolgimento dimostrato dal poeta, il quale, in alcuni punti, non riesce a trattenersi e si dimostra particolarmente preoccupato per il trattamento riservato a questa categoria di peccatori. A poco a poco si scoprirà, quindi, che il gran peccato, così viene appunto definita la superbia, è quello in cui l’Alighieri teme di essere incorso più spesso e, per il quale, si attende di essere severamente punito nella vita ultraterrena».
LETTURE E MUSICA Ad accompagnare il pubblico nella riscoperta di alcuni dei personaggi più suggestivi della Divina Commedia ci sarà Laura Pasquino, docente del liceo Benedetto Cairoli di Vigevano e cultrice di Dante, che commenterà il canto XI del Purgatorio. Ma l’evento, aperto al pubblico e a partecipazione gratuita, non sarà una semplice “lezione frontale”, ma avrà anche interessanti momenti musicali: Gian Mauro Banzòla, che aveva già partecipato le edizioni precedenti, suonerà lo storico organo Biroldi del 1846, mentre il duo Stellerranti (Cinzia Bauci e Pierantonio Gallesi), coppia artistica e nella vita di musicisti-attori, proporranno una lettura scenica del canto.
Alessio Facciolo