Alcuni rebus da risolvere, un codice da decifrare, e alla fine un bel bicchiere di cioccolata calda come piaceva al vescovo Caramuel.
Un vero e proprio percorso alla scoperta di un personaggio affascinante, il laboratorio didattico organizzato da Manuela Chiesa per le quinte classi delle scuole primarie di Vigevano nell’archivio diocesano diretto da monsignor Paolo Bonato, con la collaborazione dell’Ufficio scuola di cui è responsabile don Riccardo Campari.
IL PROGETTO Coinvolte a due per volta le classi degli istituti Ramella, Anna Botto, San Giuseppe, Don Comelli, De Amicis. Tutto nasce dal libro “Caramuel. Alla scoperta di un vescovo geniale”, scritto da Luigi Chiesa e Giovanni Paolo Rabai, pubblicato da Astrolabio col contributo della Fondazione Piacenza e Vigevano e distribuito nelle scuole. Preparatissimi gli alunni, che visitando piazza Ducale hanno spiegato alle maestre che la facciata del Duomo era stata voluta da Caramuel. Personaggio eclettico, sacerdote e teologo, astronomo e musicista, inventore e matematico, musicista e disegnatore, conoscitore di 24 lingue. Alcuni suoi scritti sono stati esposti per la visita delle scolaresche, sotto la supervisione delle archiviste Emilia Mangiarotti e Luisa Bonomi: bozzetti, mappe, disegni di strumenti musicali, rebus. E proprio sull’enigmistica è stato incentrato il laboratorio didattico, grazie a un messaggio cifrato di cui gli alunni in visita devono trovare la chiave del codice. In mostra anche la ricostruzione ideale del baule da viaggio di Caramuel, contenente tra le altre cose anche un piccolo mappamondo, una croce, delle chiavi, una scritta in cinese e un cannocchiale. Da sottolineare la passione del vescovo per la cioccolata (lo aiutava a concentrarsi), che nel 1681 lo portò a ordinarne 126 chili per una spesa oggi equivalente a 15mila euro.

VISITE E proprio con una merenda a base di cioccolata e biscotti si è conclusa la visita delle scolaresche (martedì erano di turno due classi della scuola Ramella). «E’ un’iniziativa bellissima – commenta monsignor Paolo Bonato – che permette ai ragazzi di entrare nella conoscenza di questo personaggio affascinante. Alcuni alunni sono molto perspicaci, e dopo aver letto il libro si sono dimostrati già preparati sulla vita e le opere di Caramuel, che ha vissuto in Spagna, Fiandre, Boemia, Roma e Campania, per poi approdare a Vigevano, dove ha aperto la prima tipografia cittadina». Le scuole primarie non sono le uniche ad aver visitato l’archivio diocesano, nel quale sono custodite 20.700 carte del vescovo Caramuel. Molti studiosi arrivano dalla Spagna, e la scorsa settimana si sono recati sul posto alcuni iscritti all’Università della terza età, mentre in aprile è prevista la presenza di due classi di terza del liceo scientifico intitolato proprio a Caramuel.
Davide Zardo