Il Vescovo Gervasoni: «La sfida della Settimana Sociale»

La Settimana sociale di Taranto lascia la consapevolezza di un tema che non è appannaggio di pochi studiosi, ma dell’umanità. “Il pianeta che speriamo” non è solo il titolo di un evento, ma il senso di ciò che la comunità cristiana vuole contribuire a costruire. «La platea – commenta monsignor Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano – era composta da persone che ci credono, non analisti che affrontavano un problema teorico, ma individui convinti di poter e dover fare qualcosa. Grande spazio è stato dato alla riflessione di

Papa Francesco, il quale attraverso “Laudato si’”, “Evangelii Gaudium”, “Fratelli tutti” e “Querida Amazonia” ha ribadito questi temi legandoli tra loro e risvegliando una grande attenzione mondiale,

cosa che in passato non era avvenuta con questa forza. Torniamo da Taranto con la palpabile percezione che la Chiesa Cattolica si fa paladina di questa sfida».

Settimane Sociali - gruppi di lavoro
Cagliari 27 ottobre 2017
48° Settimana sociale dei cattolici Italiani

SVOLTA Una sfida centrale perché da essa dipende il destino del pianeta e il futuro modello economico e di sviluppo. «La “Laudato si’” – argomenta mons. Gervasoni – ha messo al centro il collegamento tra la salvaguardia dell’ambiente e la giustizia sociale, un legame che a Taranto è emerso con chiarezza. L’ambiente è stato modificato in maniera prepotente con conseguenze gravi anche sulla vita delle persone,

d’altro canto il modello di sviluppo sottostante, che ci spinge a sfruttare il pianeta come una grande cava e non come un cosmo ordinato e logico, anche da conservare, è predatorio

e va a privilegiare coloro che hanno già risorse e a svantaggiare coloro che ne sono privi».

Settimana sociale - responsabilità individuale

RICADUTE Dalla dimensione generale, che ha reso possibile «fare confronti tra ciò che viviamo a livello diocesano o provinciale e ciò che riguarda tutto il mondo», occorre portare i semi a livello locale. «Ci siamo dati il compito di non perdere l’occasione che la Settimana sociale rappresenta. Già prima dell’iniziativa avevo avviato un piccolo gruppo di riflessione, di cui facevano parte anche i delegati presenti a Taranto, con questo gruppo ci confronteremo per vedere quali elementi sono emersi e scegliere quali linee portare avanti, una scelta che sarà fatta a partire dal contesto pastorale, culturale, sociale ed economico». Un’analisi fondamentale per evitare che quanto di positivo emerso possa rimanere solo sul piano morale. «Dobbiamo distinguere – precisa il Vescovo – la dimensione pastorale da quella socio-politica e politico-economica.

Proprio la mediazione tra queste ha un ruolo chiave per passare da linee morali ad azione politica, un passaggio che non bisogna bruciare».

Soprattutto visto che a Taranto il Governo ha risposto presente, partecipando con i ministri Giancarlo Giorgetti (sviluppo economico), Enrico Giovannini (infrastrutture), Andrea Orlando (lavoro), un videomessaggio di Roberto Cingolani (transizione ecologica), Mara Carfagna (sud), cui si è aggiunto quello del commissario Ue Paolo Gentiloni (affari economici). «C’è stato un grande passo avanti – chiosa mons. Gervasoni – in coscienza etica, culturale, coinvolgimento dei giovani e delle realtà pastorali, dialogo col Governo, che ha segnalato di attribuire grande importanza al tema».

GENERAZIONE PRESENTE Un altro passo decisivo è il coinvolgimento sempre maggiore dei giovani, il cui “Manifesto” non a caso è uno dei momenti più significativi della manifestazione. «La nostra delegazione – precisa mons. Gervasoni – era composta da due studenti che hanno avuto modo di avvicinarsi per la prima volta a questo evento. Da loro ora dobbiamo partire per coinvolgerne altri sul territorio, in maniera analoga a quanto accaduto a Taranto, dove il gruppo seguito da padre Francesco Occhetta e suor Laura Smerilli ha presentato diverse buone azioni, prassi e possibilità di formazione rivolte proprio ai giovani».

Giuseppe Del Signore

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