Una commissione d’inchiesta parte da Gerusalemme per giudicare l’operato di Gesù di Nazareth e nello stesso tempo da Nazareth arriva una delegazione che comprende anche i familiari di Gesù per riportarlo a casa. Ci sono tanti nemici contro Gesù, il Figlio dell’Uomo e nello stesso tempo il Figlio di Dio che ha una missione di salvezza da compiere fino all’ultimo respiro.
E’ una missione di grande misericordia, voluta da Dio Padre che come dice San Paolo nella seconda lettura: «Che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui». Gesù ha dunque tanti nemici che ostacolano la sua missione, ma Gesù non è nemico di nessuno, ama tutti e vuole che nessuna si perda. E’ il misericordioso, è il buon pastore; Gesù è colui che dice all’apostolo Pietro che «bisogna perdonare settanta volte sette», cioè sempre. E’ colui che prima di emettere l’ultimo respiro terreno perdona coloro che l’hanno insultato e messo in croce:
Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno.
E noi come rispondiamo a coloro che ci fanno del male, che ci insultano, calunniano e dicono menzogne e falsità? Rispondiamo a loro con la stessa modalità? Siamo pronti alla riconciliazione e a compiere gesti di pace e fraternità? Ascoltiamo gli altri oppure rimaniamo solo nella condizione di accusatori come fanno Adamo ed Eva così come abbiamo ascoltato nella prima lettura?
Siamo nel tempo ordinario, il Signore ci invita a pensare allo scorrere del cammino della nostra vita pensando ai suoi percorsi. Il tema dei centri oratoriani Cre-Grest 2024 è proprio sull’educazione del cammino cioè dello scoprire il valore e il senso del passo dopo passo. Aiutiamoci a vivere da Risorti, a portare a tutti un annuncio che allarga i nostri spazi della vita e nel creare relazioni di buona vita.
Da domani tanti nostri oratori si riempiranno e daranno animazione con tante voci di bambini/e e di ragazzi/e con i loro animatori e volontari. Il nostro vescovo Maurizio, delegato per la Pastorale giovanile dei Vescovi Lombardi, ha mandato un messaggio che ci può aiutare nel vivere bene il nostro tempo ordinario e la nostra quotidianità: «Prendersi del tempo per accompagnare la crescita umana e spirituale delle giovani generazioni è una scelta di grande valore ecclesiale e civile… è sicuramente un cammino mai dato una volta per tutte… il mio incoraggiamento è, dunque, a decidersi a partire, sentendovi chiamati a un cammino condiviso, che ci provoca anche a guardare alle tragedie dell’umanità senza lasciarcene opprimere. Mettiamo i nostri passi accanto a quelli degli altri… Gesù ci ha chiesto di stare dietro a lui e con lui, dietro a Colui che è la Via e che ci ha dato la sicura certezza contro ogni male». «Signore, siamo certi: Tu ci indicherai sempre il sentiero della vita».
don Antonio Impalà