“Di generazione in generazione”. Un titolo biblico, richiamo alla benedizione di Dio che si trasmette di padre in figlio è la scelta dell’Ufficio diocesano di pastorale famigliare per il “momento di famiglia” che si svolgerà sabato 17 marzo presso la comunità di Mortara.
Inserito in un percorso che si snoda lungo tutto l’anno, l’appuntamento è pensato come un’occasione di festa e di condivisione tra bambini, genitori e nonni per prendere consapevolezza della bellezza di essere insieme «immagine viva dell’amore di Dio». Location dell’evento l’Oratorio cittadino “Cappa Ricci”, abituale ritrovo per i ragazzi della città, chiamato a trasformarsi per un pomeriggio in una “casa” che possa accogliere tre generazioni che si mettono a confronto. Attraverso la dinamica del gioco e del laboratorio infatti i partecipanti saranno guidati a confrontarsi sulle esperienze della vita, sul cammino di fede e sull’importanza di raccontare, per trasmettere “di generazione in generazione” il dono prezioso della vita.
Un lavoro di squadra quello messo in campo per organizzare il pomeriggio, che vede coinvolta l’equipe dell’Ufficio, i giovani dell’Oratorio, ma anche capi scout e insegnanti d’asilo per puntare a raggiungere le famiglie del territorio, anche quelle tradizionalmente più “lontane” dalla vita di Comunità. Quale lo scopo dell’iniziativa? Lo spiega il direttore della pastorale famigliare don Roberto Signorelli: «La proposta di domenica, nella prossimità della festa di san Giuseppe, è un’opportunità per scegliere di trascorrere un po’ del nostro tempo libero nell’incontro tra famiglie e nel confronto tra generazioni, dove ragazzi, genitori e nonni insieme possono scoprire la bellezza di condividere semplici esperienze di vita in un clima di festa e gioco».
Don Carlo Cattaneo