La Giornata Mondiale della Gioventù rimarrà sicuramente impressa nel cuore e nella mente di tutti noi che abbiamo vissuto con gioia i giorni a Lisbona. Allo stesso tempo occorre però fare il punto della situazione per evitare che tale evento rimanga solamente una “bella esperienza” senza un cambiamento significativo nella vita personale ed ecclesiale. Mi piace allora delineare alcuni spunti che, ritengo possano essere utili e significativi anche per la vita di fede incarnata nelle nostre realtà lomelline.
PREGHIERA Uno dei momenti più suggestivi vissuti a Lisbona è stato sicuramente la veglia al Parque Tejo, durante l’adorazione del Santissimo Sacramento. Dalla Gmg deve rinascere una consapevolezza: l’esperienza di fede è esperienza di comunità. Pregare insieme ci fa bene, ci aiuta a uscire dal guscio delle nostre insicurezze e ci pone in cammino coi fratelli e le sorelle nella fede.
VOCAZIONE Papa Francesco a Lisbona ha ricordato chiaramente che “Dio chiama” ciascuno di noi: la vocazione è riconoscere come Dio ci chiede di essere vicino a Lui e ai fratelli e sorelle che incontriamo nella nostra vita. È capire come abitare e abbellire la casa comune, capire a quale felicità siamo destinati.
PROTAGONISTI Dal “sì” deriva il nostro impegno, il nostro essere protagonisti in prima linea della vita della comunità civile e cristiana. Il primo contributo lo possiamo dare nelle realtà piccole come le nostre parrocchie: pensiamo al mondo del volontariato, ai nostri oratori nei quali non possiamo lasciare le nuove generazioni senza una presenza costante e ricca di persone, soprattutto “giovani per altri più giovani”, disposte a spendere tempo per loro, dando un valore aggiunto all’esperienza oratoriana.
CONDIVISIONE Forse l’elemento più importante del- l’esperienza della Gmg è la condivisione. Questa esperienza ci spinge a lavorare su due realtà: è necessario uscire dalla logica del pensare alla propria comunità senza mettersi in gioco con le parrocchie vicine. Insieme a questo, per i giovani può essere importante sperimentare la realtà della vita comune. Sarebbe bello se nelle nostre realtà creassimo delle situazioni che permettano ad alcuni giovani seri ed entusiasti di vivere insieme per un tempo limitato ma ricco per la propria crescita, accompagnandoli con momenti significativi di formazione e di preghiera.
CREATIVITÀ La Gmg di Lisbona ha avuto un clamore mediatico, soprattutto nel mondo dei social: chi è rimasto a casa si è quasi sentito partecipe di quello che abbiamo vissuto. Il mondo dei social ci spinge, per certi aspetti, a mostrare qualcosa di bello di noi. Proviamo a spenderci di più con creatività nel mondo digitale per veicolare messaggi importanti.
d.P.B.