Il mese di maggio è, da tradizione, il mese dedicato a Maria e alla preghiera del Rosario. In queste settimane sono diverse le iniziative di preghiera vissute nelle comunità della diocesi: rosari in chiesa, nei cortili, pellegrinaggi ad alcuni santuari mariani, processioni; in Diocesi anche quest’anno vengono proposti i pellegrinaggi vicariali al Santuario della Madonna della Bozzola: una tradizione iniziata nel 1972 e ancora abbastanza sentita.
IL CALENDARIO Il primo vicariato è stato quello di Mortara-Cassolnovo, con il pellegrinaggio di giovedì 2 maggio, mentre oggi, venerdì 3, toccherà al vicariato di Mede. Lunedì 6 e venerdì 24 maggio sarà la volta dei vicariati di Cava Manara e del vicariato Urbano. Concluderà il giro dei pellegrinaggi il vicariato di Mede venerdì 17 maggio.
LA TRADIZIONE La devozione alla Regina della Lomellina è molto antica: la tradizione attribuisce alla Madonna un miracolo a una ragazza tredicenne di Garlasco, Maria, che aveva perso l’uso della parola quando venne uccisa tutta la sua famiglia a opera di bande di soldati che si fronteggiavano all’epoca. Mentre la ragazza era intenta a pascolare gli animali, il cielo si rabbuiò e, temendo un temporale, Maria cercò riparo sotto l’edicola dell’immagine della Vergine: in quel momento un globo di luce si pose su un cespuglio di biancospino (in dialetto “busslà”, da cui deriva il nome Bozzola) e apparve la Madonna che disse alla fanciulla:
Voglio qui un Santuario a protezione di tutta la Lomellina. Saranno tante le grazie che io farò in questo luogo, che i miei figli esperimenteranno i tesori delle mie misericordie.
IL SANTUARIO La ragazza torno a Garlasco e cominciò a ripetere le parole udite dalla Madonna. Dopo il miracolo, la Madonna venne ascoltata e i garlaschesi costruirono il santuario dedicato alla Madonna della Bozzola. Nel 1931, quasi cinquecento anni dopo il miracolo, il vescovo di Vigevano Angelo Giacinto Scapardini, incoronò l’immagine sacra di Maria con il titolo di “Regina della Lomellina”. La devozione alla Madonna della Bozzola è sicuramente molto sentita ancora oggi, prova ne sono i numerosi ex voto per grazie ricevute presenti nell’abside del Santuario, a testimonianza dell’affetto dei lomellini a Maria e della protezione della Regina della Lomellina su tutti i fedeli che ricorrono a lei.
don Paolo Butta