La chiesa ortodossa della “Protezione della Madre di Dio” ha una nuova casa. La scorsa domenica, primo ottobre, si è svolta la prima liturgia della comunità ortodossa all’interno della chiesa di San Carlo, in via Boldrini: un momento particolarmente intenso per i fedeli d’Oriente guidati da padre Sergio Mainoldi, che fino a qualche settimana fa si riunivano in una piccola chiesetta allestita, con tanto di decorazioni e icone, all’interno di Palazzo Riberia.
DIALOGO INTERRELIGIOSO L’ex convento nei prossimi mesi sarà interessato da importanti lavori di restauro da parte del Comune e successivamente diventerà un polo per iniziative di carattere sociale e assistenziale: una destinazione che lo rende incompatibile con le attività liturgiche della comunità ortodossa. Una mano tesa è però arrivata dalla Diocesi cattolica di Vigevano: «Con la Liturgia della Domenica dopo l’Elevazione universale della Preziosa e Vivificante Croce – racconta padre Mainoldi – la nostra comunità ha iniziato le celebrazioni presso la prestigiosa chiesa di San Carlo, benevolmente messaci a disposizione da monsignor Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano». L’accordo prevede che gli ortodossi possano utilizzare la chiesa di San Carlo, che continuerà anche a essere utilizzata per i riti cattolici, per le celebrazioni della Divina Liturgia domenicale e per le festività religiose (che seguono il calendario giuliano).
COMUNITÀ VIVA Non solo: il cortiletto limitrofo all’edificio potrà essere utilizzato per ritrovi e momenti di festa, come già successo lo scorso week end quando i fedeli, per festeggiare i 15 anni di vita liturgica, si sono ritrovati per un’agape fraterna con le pietanze preparate dagli stessi parrocchiani. La comunità guidata da padre Mainoldi è formata principalmente da persone originarie di Ucraina, Moldavia e Russia, anche se non mancano fedeli di altre nazionalità (come romeni, bielorussi o italiani): sono un centinaio quelli che frequentano attivamente le liturgie della Chiesa, numero che nelle occasioni più importanti (come la Pasqua o i battesimi) arriva anche a toccare i 250 partecipanti.
Alessio Facciolo