Viaggio in Parrocchia, don Renato Passoni: «Mede una comunità solidale»

La parrocchia dei Santi Marziano e Martino di Mede può contare su numerosi gruppi e associazioni: dagli Scout Agesci all’Oftal, dalla Caritas alla Corale San Marziano, dall’Università del tempo libero al centro culturale Teresio Olivelli. A guidarli dal novembre del 2012, il parroco don Renato Passoni. Nato a Gorgonzola il 12 aprile 1970, don Passoni ha sentito la vocazione sacerdotale durante la frequentazione delle scuole medie, e ha frequentato il seminario minore di Milano.

«Poi per motivi di salute ho lasciato gli studi, ma nel 1991 ho avuto la fortuna di incontrare don Tarcisio Comelli, che mi ha proposto di entrare nel seminario vescovile di Vigevano. Sono stato ordinato sacerdote nel maggio 1997, e il mio lavoro pastorale è iniziato a Sannazzaro, dove sono stato viceparroco dal 1998 al 2002, insieme a Pieve Albignola e Zinasco vecchio. Dal 2002 al 2012 ho svolto la funzione di parroco alla Madonna Pellegrina di Vigevano, e dal novembre 2012 sono venuto a Mede».

Com’è la comunità medese? «E’ una realtà vivace, quella di una cittadina ricca di volontariato. Nel 2014 ho avuto la mia prima esperienza con i viceparroci, in seguito alla nascita dell’unità pastorale di Mede, Torre Beretti e Castellaro de’ Giorgi e Frascarolo, e dal 2021 con Mede, Lomello, Villa Biscossi e Galliavola». Che eredità spirituale hanno lasciato i tuoi predecessori, don Cesare Lino e don Mauro Bertoglio? «Don Cesare Lino (il precedente parroco, ndr) ha formato bene i laici, ma purtroppo oggi non c’è ricambio generazionale. Il Covid ci ha abituato a restare in casa. Formare i laici è una fatica reciproca e forse il cambio del parroco ogni dieci anni fa bene, rimette in gioco la comunità, come in una rinascita».

Come si sviluppa l’anno liturgico?

«Abbiamo la catechesi fino alla seconda media due volte al mese, poi il post-cresima per la seconda e terza media e per i preadolescenti della prima superiore. Quindi gli adolescenti e i giovani di 18 e 19 anni. Da quest’anno c’è anche la catechesi per gli adulti una volta al mese. Quest’anno abbiamo avuto 30 comunioni e 30 cresime, che 10 anni fa erano una sessantina. A quel tempo la messa feriale contava un centinaio di partecipanti, adesso sono una ventina. La partecipazione alla messa festiva è del 10%».

E la collaborazione con le associazioni di volontariato, che sono numerose, così tanto da aver reso necessaria un’apposita consulta?

«La vivacità dei gruppi in città porta al moltiplicarsi delle iniziative, mentre sarebbe bello unificarne alcune per trovarsi sempre di più a lavorare insieme». Un esempio è quello del 2020, quando in piena emergenza Covid tutte le associazioni e singoli volontari unirono le forze, coordinati dal sindaco Giorgio Guardamagna e dalla Consulta del volontariato presieduta da Carlo Faita, e si organizzarono per allestire un centro vaccinale negli ampi locali dell’oratorio dedicato a San Giovanni Bosco.

STORIA DELLA CHIESA Parrocchia della diocesi di Vigevano, Mede fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia. Gli storici locali sono concordi nel ritenere che San Marziano di Mede fosse chiesa battesimale dopo il V secolo. Annoverata tra le pievi della diocesi pavese nei registri delle rationes decimarum del 1322-1323, negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 dal vescovo di Pavia monsignor de Fossulanis è invece attestata come parrocchia. Nella visita pastorale del vescovo Fossulani del 1460 la chiesa è intitolata a San Marziano e un altare è dedicato a San Martino, così come nel 1565 ancora del 1609 è solo San Marziano.

Nella visita del cardinale Durini, vescovo di Pavia, nel 1760 compare San Marziano e San Martino, e poi sarà sempre così. Nel 1817 venne aggregata alla diocesi di Vigevano e fu sede vicariale. Nell’archivio della parrocchia, il cui documento più antico data 1456 e si riferisce alla nomina di parroci, si trova nel titolo “Memorie e discorsi”, un prezioso piccolo libro scritto da don Felice Calvi, parroco di Mede dal 1873 al 1894, per il XVIII centenario dell’ordinazione episcopale di San Marziano, patrono di Mede.

Davide Zardo

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