Viaggio in Parrocchia / La storia di Santa Cecilia al Sacro Cuore

Con decreto datato il 1° settembre 1956 l’Ordinario diocesano, sotto il vescovo Luigi Barbero, erigeva la parrocchia di Santa Cecilia in Sacro Cuore a Vigevano. Il presidente Gronchi ne riconosceva l’erezione agli effetti civili il 17 maggio 1957. nell’estate del 1960 la scarna struttura della chiesa prende forma poco a poco. Vi si distingue il plesso che nel progetto iniziale era destinato all’asilo, alla canonica, oltre alla base della pavimentazione in cemento armato che accoglierà le colonne.

INAUGURAZIONE Martedì 24 aprile 1962, alle 20.30, un corteo di 35 auto trasporta la campana donata dalla chiesa di San Pietro martire alla nuova parrocchia. Il vescovo Barbero viene accolto dai parrocchiani con grande entusiasmo e benedice insieme alla campana la nuova chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Domenica “in albis” 29 aprile 1962, da Zerbolò giunge alla chiesa di San Pietro martire don Francesco Sampietro, scortato dai parrocchiani a cui ha prestato servizio per 25 anni. In processione dal ponte di corso Genova raggiunge la nuova chiesa dove il vescovo Barbero dà lettura del decreto di erezione della parrocchia. A dare dignità alla chiesa, che più che essenziale appariva scarna, furono il completamento dell’altare della Madonna con l’affresco del soffitto realizzato da Felice Dellepiane, la donazione di 40 banchi in mogano, la pavimentazione interna in marmo e quella esterna in porfido, una piccola cappella riscaldata per le celebrazioni invernali e un grande dipinto sulla parete di fondo a cura di Caterina Bonacasa.

DON MARTINO Alla morte di don Sampietro segue la nomina di don Martino Cassani, che si insedia l’8 dicembre 1979. Il 4 aprile 1982 il vescovo Mario Rossi presiede la dedicazione della chiesa, che nel 1983 registra importanti interventi strutturali per la catechesi, e nel 1984 istituisce il consiglio pastorale parrocchiale. Da qui una serie di interventi che culmineranno nel 2011 con la collocazione delle statue del Beato Padre Pianzola e di Santa Cecilia nelle nicchie della cornice lignea antistante il presbiterio. Nel 1987 la luce entra più sobria a illuminare l’altare grazie al filtro delle nuove vetrate policrome. Sempre in quell’anno si rinnova il concorso di pittura che aveva avuto i suoi natali già nel 1969, e che ora assume più interesse, non solo locale, con la partecipazione di artisti a livello regionale e nazionale. Nel 1987 nasce anche l’iniziativa di un gruppo di parrocchiani per l’allestimento di un presepe artistico che sarà oggetto negli anni successivi di numerosi riconoscimenti. Nel 1988 nuovi portali in bronzo conferiscono gravità alla facciata, mentre nel 1989 le logge dei coretti e le porte d’accesso alla sacrestia e alla cappella feriale vengono decorate con pannelli in lamina di metallo artisticamente modellata.

Don Stefano Targa
Don Stefano Targa

ULTIME TAPPE Nel 1992 la ristrutturazione del salone sottostante la chiesa rendono l’ampio locale a norma di sicurezza e dunque adatto per manifestazioni con presenza di pubblico. Nel 1995 la parete absidale viene definitivamente sistemata con le tessere di un grande mosaico. Dal 1995 al 1999 le campate ai lati della chiesa accolgono sei mosaici sulla vita di Gesù. Nel 1998 vengono collocate le statue di Maria e Giuseppe. Nel novembre 2003 si tiene la prima elevazione spirituale per la festa di Santa Cecilia, con i cori liturgici cittadini, e un grande crocefisso di raffinata produzione altoatesina occupa la prima campata del lato destro. Nel 2008 ai lati del presbiterio vengono collocati due grandi dipinti sull’ultima cena e sul miracolo dei pani e dei pesci. Nel 2009 gli interni vengono totalmente ritinteggiati su un progetto del professor Mario Bonzanini. Dal 2015 il parroco diventa don Stefano Targa.

Davide Zardo

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