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20.00 Pacinotti (Azione): «Qualcosa non ha funzionato»
«Qualcosa non ha funzionato come doveva funzionare, c’è stato un travaso di voti tra la nostra lista e quella di Letizia Moratti, ma, detto questo, resta il fatto che la somma dei voti non ha fatto aumentare il numero complessivo di preferenze: i voti alla Moratti non sono aumentati e noi eravamo al 9% anche prima senza la Moratti». E’ questo il commento del vigevanese Gianpietro Pacinotti, candidato della lista Azione Italia Viva, in appoggio alla candidatura di Letizia Moratti. «Quello che che mi sento di dire come prima dichiarazione, mentre si stanno aprendo ancora le schede e contando i voti, è che, evidentemente qualcosa non ha funzionato come doveva funzionare. Abbiamo diviso l’elettorato, che, però, non è cresciuto. Può darsi che, tra qualche ora, i dati ci diranno che abbiamo perso più nel centro destra rispetto che nel centro sinistra, ma il risultato non cambia, nell’insieme, non cambia, non cambia affatto. Ripeto: il nostro elettorato si è diviso, non è cresciuto e tutto questo ci ha danneggiato. Questo va a nostro svantaggio, ovviamente: si tratta di una situazione che si deve imporre delle riflessioni profonde, personali e di gruppo, su quello che non è andato per il verso giusto. Ha vinto chi si supponeva vincesse, ma, io dalla mia lista mi aspettavo qualcosa di più. Cosa non è andato per il verso giusto? E’ troppo presto per “sparare” cause, così, a caso, giusto per riempirci la bocca e i pensieri: ma non è questa la tattica che prediligo: assolutamente. Il mio atteggiamento è quello di darmi, darci tempo per pensarci, ragionarci, riflettere, elaborare strategie, piani di azione. Ora dobbiamo continuare a impegnarci nel nostro progetto, in quello che abbiamo promesso agli elettori e pensare alle prossime elezioni, alle elezioni europee che si terranno il prossimo anno e, nel frattempo, entrare in questo risultato per comprendere qualcosa in più dei semplici ‘dati’, che non sono mai semplici dati: siamo qua per questo ed è quello che faremo. Abbiamo l’obbligo, non solo nei nostri confronti di comprendere e migliorare: anche per questa ragione un’analisi serena, priva dell’emotività del momento è necessaria»
19.55 Le prime parole di Andrea Sala: «Grande risposta da Vigevano»
«Da Vigevano grande risposta – commenta a caldo Andrea Sala ai microfoni di Milano Pavia Tv – a me personalmente, ringrazio tutti gli elettori. Vigevano diventa un cavallo importante, sicuramente se ne terrà conto. Adesso vediamo tutti gli altri dati. Vigevano dà una risposta forte, a tutto il resto della Provincia»
19.24 Sala, mattatore di preferenze a Vigevano
Andrea Sala re delle preferenze a Vigevano. Con 2123 voti (su 43 seggi scrutinati su 61 nella città ducale), al momento è l’ex sindaco a fare incetta di preferenze in quella che è la città che ha governato per 10 anni. Staccatissimi tutti gli altri candidati della Lega (Panzarasa a 54, Lucchini a 52, Frastagli a 3), ma anche quelli delle altre liste. Guardando al centrodestra, in Fratelli d’Italia la più votata è la pavese Elisabetta Fedegari (154, con il lomellino Ubaldo Zerbinati a 77); in Noi Moderati si piglia quasi tutto Antonello Galiani con 738 preferenze (30 l’altro vigevanese Vincenzo Russo), mentre in Forza Italia il garlaschese Ruggero Invernizzi ha totalizzato 125 voti.
Nel centrosinistra, sono 602 le preferenze raccolte da Arianna Spissu tra le fila del Partito Democratico; nel Movimento 5 Stelle 58 voti per Mara Finotti e 27 per Daniela Cattelan, mentre la castellese Alda La Rosa (Verdi e Sinistra) ne ha prese 18. Nel Terzo Polo, nella lista di Azione Gianpietro Pacinotti ha totalizzato 173 preferenze, mentre per la civica della Moratti 41 voti sono andati a Enrico Chiapparoli e 9 al sindaco di Sant’Angelo Matteo Grossi. Per Unione Popolare il vigevanese Edoardo Casati si è messo in tasca al momento 121 preferenze.
A Mortara (12 seggi su 15) per Fdi Fedegari ha 167 voti, nella Lega Sala ne ha 72, Invernizzi di Forza Italia 85 e in Noi Moderati 30 Galiani. Nel centrosinistra la più votata è Cattelan del M5S con 38 preferenze, seguita da La Rosa (21, Verdi) e Spissu (20); a favore di Moratti fa il pienone Grossi con 152 voti. 36 le preferenze di Casati per Up.
A livello provinciale, tra i candidati lomellini al momento il più votato è Sala (Lega) con 3080 , seguito da Invernizzi (Fi) 2191, Galiani (Noi Moderati)1458, Spissu (Pd) 1307.
18.58 A Vigevano la Lega tiene, a Mortara si conferma Fratelli d’Italia
A Vigevano la Lega tiene ed è al 27% a due terzi dello scrutinio (22 sezioni su 61). Seconda forza Fratelli d’Italia col 21.7%, il Pd arriva al 16%, a sorpresa “Noi Moderati” col 7.8% è davanti a Forza Italia (6%). Il M5S è al 4.5%, Azione-Italia Viva al 3.9%, Unione Popolare al 2.1%. Quanto ai candidati presidente, Fontana raggiunge il 63.9%, Majorino il 25.4%, Moratti l’8.6%, Ghidorzi il 2.1%.
Situazione molto diversa a Mortara se si guarda ai rapporti di forza politici: FdI è al 32.7%, la Lega al 13.7%, Forza Italia all’8.9%, Lombardia Ideale al 6.6%, Noi Moderati all’1.9%, Pd è al 10.3%, M5S al 5.3%, Patto Civico al 2.3%, Verdi-Si all’1.9%, Azione-Italia Viva al 2.5%, lista Moratti Presidente al 10.2%, Unione Popolare al 3.9%.
18.44 Fontana si riconferma in testa nella provincia di Pavia
Superata la metà dello scrutinio (348 su 603 sezioni) in provincia di Pavia Attilio Fontana è saldamente in testa con il 61.2%. Si conferma il dominio di Fratelli d’Italia, largamente primo partito con il 27.7% dei consensi, e il ridimensionamento della Lega, al 17.6%, con Froza Italia al 9.4%, Lombardia Ideale al 6.3% e Noi Moderati al 2.3%.
Per quanto riguarda il centrosinistra Majorino si ferma al 28.4%, al di sotto della media regionale, il Pd si gioca il ruolo di seconda forza con La Lega ed è al 17.6%, il Movimento 5 Stelle è al 4.3%, Patto Civico al 2.6%, Verdi-Si al 2.4%. Sotto il livello regionale anche Letizia Moratti, all’8.8%, con la civica “Moratti presidente” che sopravanza la federazione di Azione e Italia Viva, 4.5% contro 3.8%. Lontana dal 3% a livello provinciale Ghidorzi, che è all’1.6%, mentre la lista di Unione Popolare che la sostiene si ferma poco sotto.
18.30 Letizia Moratti, le prime dichiarazioni della candidata del Terzo Polo

A dare le prime dichiarazioni dopo le prime proiezioni del voto, la candidata del Terzo Polo, Letizia Moratti, che così commenta i primi risultati. «Ringrazio tutti i candidati consiglieri che con me si sono schierati – dichiara Moratti – purtroppo questa è stata una campagna elettorale breve e senza confronti, e questo ha fatto si che il voto sia stato polarizzato sui partiti già strutturati, come quello della Meloni. Si vince mettendosi in gioco con coraggio e organizzazione e spero che ci sia spazio per costruire una proposta politica nuova».
18.13 Fontana: «I lombardi hanno scelto di farsi guidare dal centrodestra»

Nella conferenza stampa che si sta svolgendo in questo momento, il candidato presidente del centro destra commenta dicendo: «Questo risultato ha ribadito la scelta dei cittadini lombardi di farsi guidare dal centrodestra. Sono molto soddisfatto del fatto che i cittadini abbiano compreso la nostra capacità di affrontare anche i momenti più difficili». Il presidente uscente commenta anche il dato dell’astensionismo, un numero che spaventa.
L’astensionismo – continua Fontana – doverà essere valutato. Da questa legislatura ci dovrà essere attenzione per cercare di coinvolgere ancora di più i cittadini nelle scelte che dovranno essere fatte.
17.37 Le prime impressioni della deputata di Fratelli D’Italia Paola Chiesa
«E’ ancora presto per dirlo, ma – dichiara la deputata Paola Chiesa – mi auguro che Fratelli D’Italia da Pavia possa riuscire a portare due consiglieri in Regione. FDI si sta confermando il primo partito nella coalizione di centrodestra. Questo è davvero un gran bel risultato per noi».
17.25 Le parole del presidente della commissione sanità
«Abbiamo lavorato con pragmatismo – dichiara Monti – offrendo serenità ai lombardi. I risultati che sembrano emergere dalle prime proiezioni, significa che ha prevalso la concretezza. I lombardi hanno dato ragione a Fontana, che sta prendendo più voti di Majorino e Moratti messi insieme».
17.17 Le prime dichiarazioni di Pierfrancesco Majorino

«Entreremo in consiglio regionale per effettuare una forte opposizione. La vittoria del centrodestra comunque è schiacciante, mi sono complimentato personalmente con Fontana. Ringrazio tutti coloro che si sono spesi in questa settimana attraverso una campagna elettorale complessa, che ci ha visto andare ovunque. Il PD a livello lombardo ha combattuto unito, rispetto a 5 anni fa siamo in crescita. L’opposizione sarà combattiva, ma soprattuto costruttiva».
17.11 Alla terza proiezione, Majorino si conferma al 34.50%
Si confermano i trend previsti appena dopo la chiusura dei seggi. Alla terza proiezione, arrivata al 29% della copertura, la coalizione del centrosinistra, con candidato presidente Pierfrancesco Majorino, arriva al 33.30%, con il Partito Democratico con il 20.96%; seguito dal Movimento 5 Stelle con il 4.30%, Patto Civico con 3.70% e l’alleanza Verdi-Sinistra Italiana con il 3.06%.
16.56 Le prime parole di Attilio Fontana dopo i primi risultati

A parlare dopo le prime proiezioni, il candidato presidente di centrodestra, Attilio Fontana che, alla luce dei primi dati, esprime la sua soddisfazione. «Ringrazio molto i cittadini lombardi per avermi votato nuovamente – commenta Fontana – mi sento molto ottimista e pieno di gioia perché questa è la dimostrazione che i lombardi hanno capito il nostro lavoro e il nostro impegno per la regione. Sicuramente un ringraziamento speciale va anche alla mia lista».
16.36 Elena Lucchini il candidato consigliere con più preferenze
Per la coalizione di centrodestra, a ottenere più voti è stata Elena Lucchini, candidata per la Lega con 114 preferenze. A seguire, il candidato consigliere di Forza Italia, Ruggero Invernizzi che, nel corso dello spoglio, ha ottenuto 51 preferenze; lo segue Emanuela Rocchi, per il partito della premier Meloni, con 40 voti.
16.16 Le parola di Edoardo Casati, di Unione Popolare

Speriamo di raggiungere il 3%. I dati sull’affluenza dimostrano l’inesistenza del modello Lombardia tanto millantato. I cittadini non hanno fiducia in questa politica, mi sembra evidente.
16.11 I dati dell’affluenza in Lomellina
Bassa la partecipazione anche in tutti i comuni lomellini che registrano percentuali dimezzate rispetto alle scorse regionali del 2018. A conquistare il record peggiore è stato il comune di Breme che, nel corso di queste due giornate, ha totalizzato il 24.88%.
Arriva al 38.42% i dati dell’affluenza nella città di Vigevano, poco superiori a quelli di Garlasco (36.85%) e Mortara (34.54%). A raggiungere, invece, quasi il 40% di partecipazione, la città di Pavia con quasi il 41% e Voghera con il 39.67%. Bassa la partecipazione anche nei comuni di Cassolnovo (32.09%) e Gambolò con il 34.31%. Si tratta di percentuali che quest’anno si sono rivelate pressoché dimezzate rispetto alle scorse elezioni regionali del 2018, in cui a Vigevano si era registrato addirittura il 69.36% di affluenza ai seggi.
15.55 Le prime proiezioni in Lombardia
A quasi un’ora dalla chiusura dei seggi, compaiono le prime proiezioni che danno in netto vantaggio l’uscente presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, candidato di centrodestra, con il 52.30%. A seguire, Pierfrancesco Majorino, il candidato di centrosinistra con il 34.70%; mentre al terzo posto si posiziona Letizia Moratti di Azione-Italia Viva con il 10.60% e ultima Mara Ghidorzi di Unione Popolare con l’1.20%.
15.50 Mara Ghidorzi, le parole della candidata di Unione Popolare

Ad intervenire un’ora dopo la chiusura del voto, la candidata di Unione Popolare che ha voluto lasciare subito un commento.
«Il nostro obiettivo è entrare in consiglio. Il nostro è un progetto nuovo e ciò che conta per noi è continuare a crescere. Vogliamo fare una vera opposizione, cosa che il centrosinistra in questi anni non è riuscito a fare. Il dato dell’astensione è davvero preoccupante».
15.00 L’affluenza nettamente in calo rispetto alle scorse regionali del 2018
Ad ora sono stati scrutinati 179 comuni su 186 totali. La percentuale di affluenza per queste elezioni lombarde è al di poco superiore al 40%, contro il 72.3% di cinque anni fa. Le percentuali più alte di affluenza sono state registrate nella provincia di Brescia con il 45.8%; mentre la più bassa a Mantova con il 36.05%.
Per quanto riguarda la provincia di Pavia, siamo a una percentuale pari al 38.25%, circa 31.95 punti percentuale in meno rispetto alle scorse elezioni regionali del 2018.