I candidati del “Terzo polo” raccontano le proposte per Vigevano e Lomellina, le interviste a Gianpietro Pacinotti (Azione – Italia Viva), Matteo Grossi ed Enrico Chiapparoli (civica “Moratti presidente”), in corsa con Letizia Moratti (a cura di Isabella Giardini).
1. Pacinotti: «Sgravi fiscali per i giovani neoassunti»
Elezioni alle battute finali. Per il Terzo Polo sono in corsa i vigevanesi Gianpietro Pacinotti, della lista Azione – Italia Viva, Matteo Grossi ed Enrico Chiapparoli, entrambi della lista “Moratti presidente”, tutti e tre a sostegno della candidatura dell’ex sindaco di Milano. Pacinotti sul tema carenza di infrastrutture, dice che
la Vigevano – Magenta renderà più semplice la vita ai cittadini se verrà rapidamente realizzato anche il collegamento con Milano
TRASPORTI Le prime azioni da intraprendere riguarderanno i collegamenti: «Occorrerà definire un tavolo regionale con Trenord sulle problematiche riguardanti i ritardi cronici sulla tratta verso Milano, individuando gli investimenti strutturali per migliorare il servizio. E’ necessario un piano di sviluppo che nei prossimi 5 anni porti connessioni ad alta velocità in tutta la Provincia: dobbiamo raggiungere1Gigabit/sec nelle città più importanti, non solo a Pavia». Rispetto al “nodo” sanità per Pacinotti «è necessario aumentare i medici di medicina generale, che oggi hanno un carico di lavoro elevatissimo: la telemedicina è d’aiuto al medico, ma non può sostituirlo». Accanto a loro dei professionisti dell’organizzazione che aiutino nella «gestione delle Case e degli Ospedali della Comunità, attuata con manager preparati che ottimizzino e distribuiscano i carichi di lavoro del personale infermieristico professionale, in modo da garantire un’assistenza costante e omogenea».
TRANSIZIONE Capitolo “scuola”, «la sfida è azzerare l’analfabetismo funzionale. Gli stage vanno valorizzati, con una pianificazione coordinata tra docenti e aziende che permetta ai giovani di avere conoscenze che serviranno nel loro futuro lavorativo». In ambito economico per favorire la transizione ecologica e digitale servono «un piano di reti digitali ad alta velocità, perché la velocità dei flussi di dati è fondamentale per l’economia» e un «no al consumo del territorio indiscriminato: regole precise per i nuovi insediamenti. Sì a nuove proposte rispettose dell’ambiente, soprattutto quando portano nuovi posti di lavoro sul territorio». Occorre concentrarsi anche su contrasto della siccità ed emergenza idrica con «politiche di prevenzione e non interventi in emergenza: le riserve acquifere dei bacini vanno utilizzate quando servono alle coltivazioni». E per contrastare l’inquinamento atmosferico è bene «incentivare i sistemi di riscaldamento ad alta efficienza, l’uso dei pannelli fotovoltaici e solari, la coibentazione delle abitazioni e degli edifici pubblici».
GIOVANI A livello di cultura «bisogna promuovere le eccellenze in campo culturale e sociale del territorio: superiamo la logica dei finanziamenti sparsi per favorire gli investimenti su progetti importanti che qualificano la nostra provincia». La proposta cardine in tema di lavoro infine è l’introduzione di «sgravi fiscali per i giovani che diano vita a nuove attività, alle imprese che investono e che assumono nuovi collaboratori; potenziamento della contrattazione di secondo livello, incremento della quota welfare e detassazione dei premi di produzione».
2. Grossi: «Senza fibra ottica e infrastrutture si resta fermi»
Matteo Grossi, candidato con la lista “Moratti Presidente”, nonchè sindaco del comune di Sant’Angelo Lomellina, va subito al dunque.
Dobbiamo collegarci con un breve tratto autostradale, quindi portare nei nostri territori investitori e nuove aziende
DI CORSA Non è più tempo di attendere per migliorare i collegamenti: «Il raddoppio ferroviario è ora di farlo. Vogliamo dare risposte ai pendolari che ogni mattina si recano in ritardo sul posto di lavoro. Ogni mese Trenord sopprime 2000 treni, vogliamo mettere a gara il servizio». Sul tema “fibra ottica”, dice che «oggi la fibra ottica è una infrastruttura lontana, chi lavora da casa non compra casa nei luoghi in cui questa è assente. Averla aiuterebbe le aziende a lavorare meglio, con più velocità». Favorendo anche il lavoro, ambito nel quale Grossi spiega che «sosterremo le aziende e le imprese, i commercianti, i lavoratori e gli artigiani lombardi attraverso la digitalizzazione, la crescita e la formazione continua del capitale umano. Con misure di sostegno economiche, faciliteremo l’accesso al credito e promuoveremo la burocrazia fiscale per rendere più agevole la partecipazione ai bandi e alle gare».
SERVIZI ESSENZIALI Anche in ambito sanitario non è più possibile aspettare, occorre «rimodulare e incrementare gli accessi alla Facoltà di Medicina e aumentare il massimale degli assistiti da parte dei medici di base che ne fanno richiesta dall’attuale limite di 650 pazienti a 1000. Completare il rafforzamento della sanità territoriale: realizzare 216 Case della Comunità, 71 Ospedali della Comunità e 104 Centrali Operative Territoriali». Capitolo “scuola-dispersione scolastica”, come ridurla? «Con il merito per gli insegnanti, un nuovo modo di studiare per i ragazzi. La scuola digitale sarà lo strumento». E preparerà le generazioni che saranno protagoniste della transizione ecologica e digitale. «Dal confronto con gli agricoltori e gli allevatori lombardi abbiamo capito che la transizione ecologica deve partire dal dialogo con loro» e «dall’obiettivo di riduzione del consumo di suolo, che si concretizza interessando non più le aree libere, ma operando sulle aree già urbanizzate, degradate». Dal punto di vista del contrasto alla siccità è necessario attivarsi per «l’istituzione di un tavolo tecnico di professionisti esperti che lavorino a una pianificazione sui “Bacini di accumulo” e lo stoccaggio di acqua piovana, lo studio di cave dismesse, di fattibilità̀ sul possibile riuso irriguo delle acque reflue urbane». Infine ripensare il riscaldamento in Lombardia: «Le principali emissioni di PM10 sono per il riscaldamento. Occorre agire qui in toto». Infine la cultura, che Grossi immagina collegata all’istruzione, pensando a «scuole sempre aperte in cui socializzare e partecipare a corsi formativi ed educativi».
3. Chiapparoli: «Case e Ospedali della comunità, avanti col piano Moratti»
Enrico Chiapparoli della lista “Moratti presidente” afferma che
senza infrastrutture adeguate non c’è sviluppo economico
«L’opera prioritaria è il raddoppio della Milano – Mortara, per poi bandire una nuova gara per l’affidamento del servizio ferroviario in quanto Trenord non garantisce efficienza».
VERSO L’AUTOSTRADA Al secondo posto le strade e nello specifico «un collegamento stradale veloce da Vigevano verso Milano, che aggiri Ozzero e Abbiategrasso. La terza priorità è creare un raccordo da Vigevano verso l’autostrada A7». In tema “Sanità” invece «il primo passaggio è aumentare le risorse destinate alla medicina generale: più medici di base, l’abolizione del numero chiuso alla facoltà di medicina, stipendi più adeguati». Inoltre «il rafforzamento della sanità territoriale passa dal completamento del piano portato avanti da Letizia Moratti nel suo mandato: realizzazione di 216 Case della Comunità, 71 Ospedali della Comunità e 104 Centrali Operative Territoriali». E per contrastare l’abbandono scolastico? «Il modo migliore è fornire un’istruzione di maggiore qualità e strumenti efficaci per trovare un lavoro».
AMBIENTE Quanto alla transizione ecologica è vitale «sostenere e incentivare la formazione di nuove “comunità energetiche”. Sono favorevole allo stop al consumo di suolo qui, mentre per i lunghi periodi di siccità bisogna creare bacini e invasi e per contrastare l’inquinamento si parte da incentivare il rinnovamento degli impianti di riscaldamento, migliorare il trasporto pubblico adottando mezzi ibridi o elettrici». Infine idee chiare anche su cultura e sociale: «La Regione dovrebbe convocare dei tavoli sulla cultura, con associazioni, enti culturali, Comuni, fare sistema e razionalizzare gli investimenti. Sul sociale investire molto sull’Edilizia Residenziale Pubblica. La Regione dovrà impegnarsi nella promozione del ruolo delle imprese lombarde con l’obbiettivo di favorire le filiere tipiche dei territori lombardi, a partire dal Distretto legno–calzature–agroalimentare».