Sanità, lavoro, infrastrutture, emergenza casa e integrazione: sono queste i temi che sono stati trattati durante il confronto fra i quattro candidati alla presidenza della Regione organizzato dalla Conferenza episcopale lombarda e disponibile online dal pomeriggio di mercoledì. Un dibattito introdotto dal Vescovo: «Questioni importanti in casa cattolica – ha commentato il Vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni, delegato per la Pastorale sociale e Formazione sociopolitica chiamato a introdurre il dibattito – con le nostre domande che hanno l’intenzione di provocare, in senso costruttivo, il confronto e il dialogo tra i candidati alla presidenza». Un atto necessario, secondo il Vescovo, per «mettere le persone in condizione di esercitare il dovere elettorale in maniera consapevole» affinché si superi anche quel trend di assenteismo che ha caratterizzato la recente chiamata al voto nazionali: «L’impegno democratico – è infatti l’appello di monsignor Gervasoni – passa attraverso l’assunzione di responsabilità informata e appassionata al bene comune».
Attilio Fontana, presidente uscente e a capo della coalizione di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Lombardia Ideale), ha difeso il lavoro fatto dalla sanità lombarda durante la pandemia e l’impostazione della riforma delle case di comunità, in grado di «offrire ai cittadini servizi più vicini alle loro necessità, decongestionando i pronto soccorso e prendendo in carico il paziente nella sua interezza». Sul tema dell’ambiente ha ricordato come la giunta da lui presieduta abbia approvato normative contro il consumo di suolo e a favore della rigenerazione urbana, impegno che poterà ancora avanti con politiche incentrate a «favorire la sostituzione di auto e impianti di riscaldamento e puntando sull’efficientamento energetico degli immobili».
Mara Ghidorzi, candidata di Unione Popolare, ha parlato esplicitamente del territorio lomellino rispondendo alla domanda sull’ambiente ed entrando nel tema dei trasporti: «Bisogna potenziare il trasporto pubblico locale. Ci sono moltissime tratte, come la Milano-Mortara, che sono a binario unico: lo trovo indecente». La candidata della sinistra ha inoltre ribadito come sia necessario per la Regione «tornare a investire sulla sanità pubblica assumendo più personale medico e infermieristico e potenziando la medicina territoriale», favorire nelle gare d’appalto chi offra contratti di lavoro stabili e investire sull’edilizia pubblica popolare.
Per Pierfrancesco Majorino, aspirante presidente della coalizione di centrosinistra (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Verdi-Sinistra Italiana, Majorino Presidente) è fondamentale «riorganizzare il sistema socio sanitario, facendo un provvedimento d’emergenza per le liste d’attesa e poi una grande riforma, che metta al centro la sanità pubblica», per evitare anche che le case di comunità diventino «un’etichetta nuova a edifici vecchi»; attenzione anche al tema del trasporto pubblico e sul lavoro, sul quale Regione deve monitorare «l’uso eccessivo di stage e tirocini» da parte delle aziende.
Infine, la candidata del Terzo Polo Letizia Moratti (Azione-Italia Viva, Lista Moratti Presidente) ha segnalato come la denatalità sia un «problema esplosivo: è necessario fare una legge sulla famiglia per dare risposte concrete» soprattutto sul tema del lavoro, dove una «maggiore partecipazione delle donne è fondamentale, promuovendo cultura di parità».
Alessio Facciolo
