Al via la bonifica della Metalplast alla frazione Garbana

La bonifica della Metalplast, l’ex fabbrica di recupero di alluminio alla frazione Garbana di Gambolò, è ufficialmente cominciata, dopo quindici anni di attesa. I cumuli di rifiuti che si trovano sul terreno di 15mila metri quadrati, dei quali 1600 sono uffici, verranno rimossi, ponendo fine a quello che il vicesindaco Antonello Galiani ha definito un ecomostro. «Dopo l’ok di Regione Lombardia -spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Antonello Galiani – che ha stanziato un milione di euro per la bonifica di Metalplast, che è un’area abbandonata da più di 20 anni, siamo arrivati ad affidare la progettazione e la messa in sicurezza dell’area, con un costo di circa 40mila euro. Gli uffici comunali hanno affidato l’indagine preliminare dell’analisi dei rifiuti mettendo dei pieziometri e facendo dei campionamenti e in un secondo tempo si potrà procedere con la gara per la rimozione totale dei rifiuti presenti nell’area della Metalplast. I prelievi vanno a verificare sia il rifiuto che i carotaggi sul terreno». Galiani è ottimista sul tasso di inquinamento, dal momento che il fondo è in cemento e non ci sono molte possibilità che il terreno, e soprattutto la falda sia stata intaccata. «Una volta ultimati i lavori – continua – decideremo in accordo con gli amministratori sul come destinare l’area liberata». È una vicenda lunga e complessa quella della Metalplast, che risale alla metà degli anni 2000, quando il deposito della ditta che si occupava del recupero di alluminio prese fuoco. Già in precedenza la società era stata oggetto delle segnalazioni degli ambientalisti e di alcuni comitati civici sulla mancanza di rispetto delle norme antinquinamento. In seguito a questi due episodi il tribunale aveva aperto un’inchiesta che prima aveva portato al sequestro dell’area. La società era poi fallita e i terreni sono finiti all’asta. È iniziato così un periodo nel quale la Metalplast è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto, dal momento che diverse persone hanno iniziato ad abbandonarvi rifiuti di ogni tipo. Negli ultimi tempi c’erano anche vecchie automobili e parti di metallo. L’amministrazione, appena insediatasi ha cintato l’area, mettendola in sicurezza e nel giro di poco tempo l’amministrazione regionale ha inserito il sito nell’elenco di quelli da bonificare, per i quali vengono stanziati dei fondi. Ultimata la bonifica il terreno ritornerà in possesso dell’amministrazione comunale di Gambolò.

Andrea Ballone

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