Clir, avanti con meno soci

Il Clir continuerà con meno comuni. Il fronte guidato da Mede, Mortara, Dorno, Sannazzarro e Nicorvo l’ha spuntata. Nell’assemblea di mercoledì nella quale si doveva votare per la liquidazione si è deciso di continuare. La volontà della maggior parte dei comuni lomellini è quella di proseguire mantenendo il servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti all’interno del perimetro pubblico. Non è prevista quindi nessuna esternalizzazione. La volontà di alcuni comuni è condivisa da un accordo con i sindacati firmato oltre un mese fa. «Abbiamo sottoscritto – spiegano in un comunicato le tre sigle sindacali – un importante accordo con le amministrazioni comunali di Mede, Mortara, Dorno e Sannazzaro de’ Burgondi, sulla vertenza relativa al Clir. Innanzitutto le parti hanno concordato di ricercare tutte le possibili soluzioni volte a salvare il Clir, società partecipata pubblica della Lomellina operante nel settore dei rifiuti, al fine di salvaguardare l’occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché a tutela di un servizio pubblico di qualità. È stato avviato un confronto finalizzato a definire un progetto di politica industriale nel settore dei servizi ambientali, che può rappresentare un’opportunità di sviluppo economico territoriale sostenibile, con conseguente creazione di posti di lavoro, ed altresì favorendo politiche a tutela dell’ambiente». All’interno dell’accordo è stata tracciata anche quella che sarà la strada futura. «Sono state definite alcune delle linee di indirizzo per la futura gestione dei servizi di raccolta, smaltimento e riuso dei rifiuti – spiegano i sindaci -. Innanzitutto deve essere mantenuto il governo delle pubbliche amministrazioni nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti con la scelta di mantenere all’interno del perimetro pubblico le attività di raccolta, smaltimento e riuso degli stessi, anche come strategia di contrasto all’illegalità ed alla criminalità organizzata. Inoltre si chiedono misure a tutela della stabile e buona occupazione, tramite l’inserimento di clausole sociali e norme vincolanti circa l’applicazione dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, nei contratti d’appalto dei futuri affidamenti». Si chiede nell’accordo anche di tenere sotto controllo le spese per la tassa rifiuti. Ora la palla passa agli amministratori che devono affrontare la rinegoziazione del debito di 6 milioni di euro che ha il Clir.

Andrea Ballone

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