Festa per il Pensionato Sannazzarese

È una delle realtà assistenziali più storiche e funzionanti dell’intera Lomellina. Il Pensionato Sannazzarese, la rsa di via Incisa, festeggia 130 anni di attività con una serie di eventi che dimostrano l’effetto dei sannazzaresi nei confronti della loro casa di riposo.

GLI INIZI Tutto cominciò il lontano 8 maggio 1893 quando Don Giovanni Gazzaniga, parroco di Sannazzaro, crea un ospitaletto dal titolo “piccolo rifugio pei poveri cronici” a carattere privato, gestito da lui stesso e con l’aiuto di una suora e di volontari” Nel 1967, l’ente assunse la denominazione “Pensionato Sannazzarese”, nel 1978 divenne struttura pubblica (IPAB) e nel 2003 ha assunto l’attuale forma giuridica di diritto privato assumendo la denominazione Fondazione Pensionato Sannazzarese Onlus, e perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale. «Nel corso degli ultimi decenni – spiega la Presidente, Rita Moncalieri – l’Ente ha diversificato i servizi offerti affiancando alla residenza per anziani il Centro Diurno e le prestazioni domiciliari oltre ad alloggi protetti per anziani, riuscendo a garantire prestazioni socio–assistenziali, sanitarie, riabilitative ed educative, con particolare attenzione alla soddisfazione e al benessere articolati sul triangolo persona-famiglia-servizi».

Grazie alle diverse unità di offerta gestite dalla Fondazione, l’anziano è seguito nelle diverse necessità assistenziali, garantendo un’adeguata intensità e continuità e sostegno alle famiglie.

LA STRUTTURA La Fondazione è aperta al territorio potenziando l’integrazione con Ats, con i Comuni limitrofi e con altre istituzioni, come scuole di formazione, organizzazioni di volontariato, per la realizzazione di progetti di collaborazione, traendo forza dal fatto che tale collaborazione è da ritenersi un investimento sociale per il miglioramento della vita del singolo e della collettività. La Presidente Moncalieri ricorda: «L’Ente ha superato le prove della pandemia e sta affrontando le difficoltà legate al contesto internazionale senza compromissioni sulla continuità aziendale grazie alla solidità patrimoniale costituita negli anni. Tale situazione patrimoniale consente di proseguire negli investimenti strutturali e tecnologici, che permettono all’Ente di essere all’avanguardia nel settore, di mantenere alto il livello quantitativo e qualitativo dei propri servizi, la competitività delle tariffe applicate per l’erogazione degli stessi e gli investimenti per migliorare le prestazioni e rinnovare la struttura». Le fa eco il direttore della struttura, Maria Lucia Tagliacarne: «Gli ottimi risultati raggiunti dalla Fondazione sono in gran parte merito della grande comunità di circa 60 collaboratori, di ben 9 diverse nazionalità, persone vere che conciliano famiglia e lavoro che con costanza e dedizione di costituiscono il valore aggiunto della Fondazione. Grazie alla loro determinazione, disponibilità, professionalità ed empatia hanno fatto crescere l’Ente rendendolo una solida realtà lavorativa nel territorio oltre che una garanzia di risposta alle richieste dei cittadini».

RUOLO SOCIALE La Direzione e il Consiglio di Amministrazione proseguiranno in futuro nella valorizzazione del capitale umano della Fondazione rendendolo sempre più partecipe proprio perché consapevoli che è rappresenta una grande ricchezza. Per celebrare i 130 anni dalla nascita domenica stata celebrata una celebrazione liturgica nella Chiesa Parrocchiale di Sannazzaro in memoria di tutti gli operatori e benefattori dell’Ente con la presenza della Corale “Cieli Immensi” e della Corale della Fondazione, costituita da ospiti e diretta da Rosalia Carpani. E’ toccato al parroco don Luca Girello sottolineare l’importante ruolo sociale che, con impegno e professionalità, l’Ente svolge sul territorio come punto di riferimento per la terza età. Gli eventi celebrativi proseguiranno sabato 20 maggio, alle ore 17, con l’inaugurazione, presso i locali di via Incisa, della mostra di opere dell’indimenticato pittore sannazzarese Pino Zanchin, donate allo scopo di devolvere il ricavato della vendita alla Fondazione, a seguire una festa alla quale tutta la cittadinanza è invitata.

Stefano Calvi

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