Gambolò e multe, polemica continua

Il consigliere di minoranza Elena Nai contro il sindaco di Gambolò, Antonio Costantino: lo scontro è ancora sulle multe in circonvallazione.

Mentre continua la raccolta di firme da parte di Fratelli d’Italia, partito di Elena Nai, Antonio Costantino ha ritrovato una lettera della Nai stessa, quando era sindaco, nella quale chiedeva di fissare il limite a 50 chilometri orari, come ha fatto oggi Costantino.

«Il documento – spiega Nai – è stato stilato prima della costruzione della casa di riposo, che oggi sorge in via Lomellina. All’epoca come amministrazione comunale ci siamo posti il problema della sicurezza sia per gli ospiti della struttura che per il personale, che per i parenti che andavano a trovarli. In un primo tempo abbiamo chiesto alla provincia di portare il limite a 50 chilometri orari, ma non ci è mai stato concesso. Abbiamo dovuto così studiare una soluzione alternativa, che potesse garantire la sicurezza». Ancora oggi la viabilità in quell’area è quella decisa da Elena Nai, ma il sindaco attuale ha voluto mettere anche il limite a 50 chilometri all’ora e posizionare un autovelox lungo la strada.

Abbiamo creato – continua Nai – una soluzione di scarroccio, e messo un marciapiede pedonale. In questo modo abbiamo potuto tralasciare la nostra richiesta di limite di velocità a 50 chilometri orari.

Per avere più chiare le ragioni dell’ex sindaco è necessario capire la tempistica della richiesta e quella della costruzione della casa di riposo. Nel 2009 Nai scrive alla provincia, proprio mentre sono in corso i lavori di costruzione della Rsa gambolese, che è stata inaugurata nel 2010. In quell’occasione non c’era nemmeno l’obbligo dei 50 chilometri orari nelle provinciali a meno di un chilometro dal centro abitato, cioè la cosiddetta direttiva Minniti, citata dal sindaco, che sarebbe entrata in vigore, solo quando Marco Minniti sarebbe diventato ministro dell’interno col governo Gentiloni dal 2016 al 2018. Direttiva, che, sempre secondo Nai, in quanto tale non avrebbe vincolo di obbligatorietà.

A questo punto la battaglia delle opposizioni contro il limite di velocità che sarebbe alla base delle oltre 25mila multe comminate continua. Non senza togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Ritengo scorretto – dice Nai- esibire la mia lettera fuori contesto. Non capisco come il sindaco, che era in giunta con me, possa non ricordare il contesto. Mi fa pensare a cattiva fede. A questo punto io propongo o di togliere l’autovelox o di abbassare il limite».

Andrea Ballone

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