Garlasco accoglie don Mauro

Non era la bella giornata di sole che tutti speravano, tuttavia non si può negare che domenica 25 ottobre la città di Garlasco abbia vissuto un momento davvero speciale che entrerà nella storia. In un periodo in cui la paura e l’angoscia cominciano a riaffacciarsi nei cuori di molti, una piazza festante ha accolto in un ideale è prolungato abbraccio, il nuovo Parroco don Mauro Bertoglio, giunto da Vigevano per assumere la cura pastorale del grande centro lomellino.
Trepidante l’attesa in una piazza gremita e al tempo stesso rispettosa delle regole finché il suono della banda non ha segnato l’arrivo dell’ospite d’onore che, accompagnato dal Vescovo, dal Sindaco e da alcuni rappresentanti della Comunità, ha fatto il proprio ingresso sul sagrato per vivere l’accoglienza ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale. Commosse le parole del Sindaco Farina che, presentando la preziosa eredità lasciata dall’indimenticato don Angelo Croera, ha invitato il nuovo Pastore a raccoglierne il testimone, mettendo in gioco per il bene della Comunità tutte le doti di cui ha dato prova nei precedenti incarichi.
La Celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Gervasoni è stata particolarmente ricca di segni, è quasi in un intreccio tra ufficialità e familiarità, ha indicato con chiarezza la missione che don Mauro si è assunto accentando la sua nuova chiamata: annunciare il Vangelo, rafforzare la fede sei vacillanti, prendersi a cuore i più deboli. Proprio per vivere al meglio questo compito, ha suggerito il vescovo durante l’omelia, è necessario uscire dalle porte della chiesa per incontrare la gente, i fratelli e sorelle affamati del buon pane del Vangelo. La grande croce che campeggiava alle spalle del celebrante, con lo sguardo rivolto verso la piazza, è stato poi lo spunto per richiamare don Mauro alla dimensione del sacrificio, dell’offerta della vita per amore dei fratelli. È questa, ha ricordato il presule, la strada unica per la vera gioia.
La poca clemenza del tempo, che in una celebrazione all’aperto diventa purtroppo determinante, non ha permesso di ascoltare con attenzione le parole che il novello Parroco ha voluto rivolgere alla sua gente al termine della Messa e nemmeno i doni della Comunità hanno potuto essere presentati e consegnati, tuttavia non pochi hanno letto questo piccolo inconveniente come un segno di benedizione che può far ben sperare per il nuovo tratto di cammino che coinvolge insieme pastori e fedeli.

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