Il Coronavirus rallenta i lavori in raffineria

Il Coronavirus fa cambiare i programmi all’Eni: la raffineria è al minimo di produzione con gli impianti dell’isola-6 completamente bloccati; la fermata straordinaria era stata prevista dai programmi di lavoro proprio a marzo ma il contagio ha fatto precipitare la situazione. Le manutenzioni sono state pertanto ridotte al minimo per evitare l’ingresso in azienda a tecnici ed operatori di imprese terze. Il Gruppo Eni fa intanto sapere: «In linea con il decreto dell’11 marzo, a Sannazzaro sono state prese tutte le misure precauzionali. Si fa il massimo ricorso allo smart-working mantenendo tuttavia attivi alcuni presidi essenziali in sede di direzione e negli uffici tecnici». Eni aggiunge ancora: «In raffineria sono state bloccate tutte le attività non essenziali. Circa i lavori di completamento dell’impianto Eni-Est sono stati prudenzialmente sospesi».
TREPIDA ATTESA PER TANTI LAVORATORI – Al polo petrolifero Eni di Sannazzaro e Ferrera si affronta l’emergenza Coronavirus con un occhio rivolto a quanto accade di ora in ora: in un’azienda di settecento dipendenti e con una media di quasi mille addetti di imprese terze che arrivano giornalmente dall’esterno la prudenza è di casa.
Ogni sera la direzione si è impegna a fornire alla Rsu un report giornaliero in cui riassume l’andamento del contagio in azienda e l’attività svolta. Dopo la riapertura del laboratorio chimico per un ampio intervento di sanificazione (un addetto al servizio delle analisi chimiche è morto in ospedale per aver contratto il Coronavirus da un congiunto famigliare) è stata la volta del servizio di sicurezza dove un’intera squadra delle quattro in organico è in quarantena volontaria cautelativa a seguito di un malessere accusato da un suo componente. La direzione della raffineria, seguendo le direttive del Gruppo Eni di Roma, ha poi sospeso a tempo indeterminato i lavori di ricostruzione dell’impianto Eni Est, quello andato semidistrutto dall’incendio del dicembre del primo dicembre 2016. Per i circa settecento lavoratori impegnati nella ricostruzione dell’impianto sabato dell’altra settimana è stato il giorno in cui sono stati messi in sicurezza tutte le strumentazioni normalmente utilizzate, dalle gru alle elettrosaldatrici. Il cantiere è completamente vuoto. Al momento anche le spedizioni sono ridotte al minimo; autotreni e merci ferroviari trasportano solo carburanti che erano in stoccaggio. Le pompe dei distributori Eni ed Agip del nord Italia non lamentano al momento carenze di benzina e diesel: il consumo al dettaglio di benzine e diesel sarebbe calato dell’80 per cento.
Stefano Calvi

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